ROCCA DI MEZZO – Quella di Terranera non è più una cabina elettrica, è qualcosa di diverso, di più impegnativo. E’ un opera d’arte, è una estetica d’alta quota, un rigenerare il territorio.
Quattro pareti e quattro panorami da urlo: una cabina di distribuzione elettrica che diventa una torre che si affaccia dall’Altopiano delle Rocche verso il Gran Sasso, il Sirente Velino, il Cagno e magari nelle giornate di bel tempo, quelle con la tramontana, anche la Maiella.
Ogni lato ricorda il panorama. E’ in Abruzzo e vengono in mente altri e più duraturi panorami, Rocca Calascio, Roccascalegna, Gamberale.
E’ stata inaugurata oggi nella frazione di Rocca di Mezzo una cabina di E-Distribuzione posta su un poggio monumento street art, novità ad alta quota del percorso di musealizzazione delle cabine che ha preso il suo via dall’Altopiano delle Rocche. Grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale di Rocca di Mezzo con la Proloco Terranera, è stato possibile affidare agli artisti dell’Associazione avezzanese SessantasetteZerocinquantuno la realizzazione dell’opera.
L’opera è stata denominata Oikoumene, termine greco che significa terra abitata, ed è oltre 1300 metri di altitudine. “E’ solo l’inizio di un percorso che riguarderà tante altre strutture in Abruzzo – ha dichiarato Andrea Brunelli il responsabile UT E-Distribuzione della provincia dell’Aquila – Vogliamo valorizzare il territorio, fornendo ulteriori stimoli turistici, e riqualificazione delle aree interne”. Al momento ce ne sono altri 37 di progetti in corso da parte dell’azienda: vengono forniti materiali e rimborsi spese agli artisti che presentano un progetto esecutivo. L’idea finale potrebbe essere quella di un tour turistico alla riscoperta di questi parallelepipedi industriali che nascono senza velleità estetiche e che invece la luce e l’uomo possono far diventare un grande manifesto alla creatività. un ta tze bao alla natura.
“Là sotto c’è il tempietto della Rimembranza – dicono gli artisti avezzanesi del 67051 – e ci è sembrato semplice riportare le linee di quella architettura sulla cabina: ogni lato diventa uno specchio sul quale di riflette il panorama. La realizzazione ha richiesto 5 giorni interi, un lavoro di gruppo con Terranera che ci ha adottato”.
Hanno lavorato ad agosto, sotto ad un sole atroce, raccontano. C’erano 2 mila persone in quel periodo nella frazione, ma ora sono tornati ad essere in 70. Che guardano lassù, e vedono la torre azzurra gialla ocra grigia e nera incombere sul paese tutto pietra. Un motivo di più per andare su quei terrazzi e godersi la valle delle Rocche, e i colori vermigli marroni blu dell’autunno sovrastante.