PESCARA – L’Aeroporto d’Abruzzo diventa set cinematografico.
Oggi e domani il banco check-in, ma anche uno dei gate si trasformeranno nel Jfk di New York e diventeranno lo scenario delle vicende che coinvolgeranno Filippo Laganà, che interpreta se stesso, Massimo Ghini e Nancy Brilli nel ruolo dei suoi genitori e Caterina Gonnelli.
Il film è ispirato alle vicissitudini private e di salute del giovane Filippo Laganà, figlio dell’attore Rodolfo Laganà. Nel cast anche Giampiero Ingrassia, Milena Miconi, Gianfranco Iannuzzo.
La pellicola “Amici per la Pelle”, con la regia dell’abruzzese Pierluigi Di Lallo è prodotta da Digilife Movie con Rai Cinema
“Abbiamo un regista abruzzese, che è una persona di grandissima sensibilità ed era adattassimo a raccontare una storia così intensa. Io personalmente mi sono innamorato dell’Abruzzo, una regione fortunatissima con tante bellissime ambientazioni montane, altrettante marine e un aeroporto di tutto rispetto”, commenta Luigi De Giglio, amministratore della Digilife Movie, spiega il perché della scelta dell’aeroporto d’Abruzzo come location del film.
“Abbiamo voluto avviare questa attività trovando una disponibilità straordinaria, perché non è semplice ospitare una produzione in luoghi dove si espleta attività di traffico. Questo film è anche un modo per sensibilizzare il territorio affinché in Abruzzo, che ha una serie di opportunità scenografiche con tutti i servizi relativi, succeda ciò che è accaduto in Puglia, in Umbria, in Trentino o in Piemonte, con le film commission. Consideriamo che con l’investimento di un euro in queste regioni hanno verificato che la ricaduta sul territorio è almeno di 3 volte tanto”.
“Ospitare per noi una produzione cinematografica così importante – dichiara il presidente della Saga, Vittorio Catone – è davvero un’opportunità da sfruttare a livello di promozione di tutta la regione. Sappiamo quanto per il turismo e per potenziare l’incoming di una regione, sia importante lavorare sulla comunicazione e sul marketing e ottenere la visibilità attraverso una pellicola cinematografica è proprio una declinazione possibile”.