ARTE CONTRO LA GUERRA: FONTECCHIO OSPITA FINO A MARZO QUATTRO ARTISTI UCRAINI

Ottobre 28, 2022 10:52

ROMA – Fontecchio, paese medioevale della provincia dell’Aquila, che ha puntato su arte e cultura per la rinascita del territorio,  ospita fino a marzo 2023, gli artisti ucraini  Lucy Ivanova  Petro Ryaska Andriy Sahaydakovskyy  e Olena Turyanska.

Il tutto in collaborazione con il Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo a

Gli artisti sono stati individuati tra una rosa di nomi proposti da Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev e curatrice proprio della mostra “Ukraine: Short Stories” e da Maria Lanko che, insieme a Borys Filonenko e Lizaveta German ha curato il Padiglione dell’Ucraina alla Biennale di Venezia, celebre per la sua fuga in macchina da Kiev allo scoppio della guerra con a bordo 78 imbuti di bronzo dell’opera di Pavlo Makov

Lucy Ivanova è una delle pittrici più interessanti della sua generazione e un’appassionata di naturalismo mentre Petro Ryaska ha una pratica multimediale e performativa, organizza mostre e cura uno dei più bei programmi di residenza in Ucraina “Sorry, No Rooms Available” a Uzhorod.

Di una generazione più grande sono Andriy Sahaydakovskyy, il più importante artista ucraino vivente che attraverso installazioni multimediali rappresenta la quotidianità dell’assurdo, e Olena Turyanska, sperimentatrice della carta, attraverso il disegno e l’intaglio ricerca l’armonia e la simmetria del reale.

“L’arte è uno strumento di libertà, e parla un linguaggio universale che unisce i popoli e rifiuta ogni forma di violenza. – ha affermato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI –  Di fronte a questa guerra di aggressione e ai crimini di Putin, la postura del MAXXI è netta: attraverso l’arte vogliamo continuare a sostenere la resistenza, l’identità e la cultura del popolo ucraino. Ringrazio il Ministero della Cultura che ha reso possibile questo progetto, la Fondazione Imago Mundi, le curatrici Solomia Savchuk e Maria Lanko, il sindaco Sabrina Ciancone per l’entusiamo con cui ha accolto l’idea, rafforzando ancora di più il legame di MAXXI L’Aquila con il territorio abruzzese”.

“Per alcuni mesi, Fontecchio sarà la casa degli artisti ucraini, e sono certa che sarà un’esperienza bella e profonda per tutti. Ma voglio ringraziare soprattutto i cittadini ucraini, artisti e non, che si stanno battendo per la libertà del loro popolo. E voglio anche annunciare – ha continuato Melandri – un altro appuntamento dedicato all’Ucraina e alla sua cultura. Il prossimo 24 novembre ospiteremo al MAXXI il reading Piantare un fiore nella terra bruciata, protagoniste le poete ucraine Natalia Beltchenko, Iya Kiva, Oksana Stomina e Elina Sventsytska. Le loro parole – che raccontano il dramma della guerra ma anche la resistenza e la speranza della popolazione – saranno accompagnate dalle immagini del fotoreporter Niccolò Celesti”.

“Oggi non si può più sottovalutare l’importanza di costruire reti culturali sostenibili e piattaforme di dialogo che promuovano la comunicazione e la collaborazione. – Ha detto Solomia Savchuk, curatorial advisor della residenza – L’esperienza della ricostruzione di Fontecchio è un modello molto significativo per noi nel contesto della futura ricostruzione del nostro Paese. È chiaro che la cultura e l’arte, e in particolare l’arte contemporanea, svolgono un ruolo speciale in questo processo. Conosciamo il suo potenziale non solo nella ricerca del passato ma anche nella previsione del futuro. Spero che questo progetto sia l’inizio di molti progetti comuni, iniziative ed esperimenti creativi per tutti i partecipanti”.

Il programma di residenze è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e con la collaborazione del Comune di Fontecchio e della Fondazione Imago Mundi, già partner del museo per la mostra “Ukraine. Short Stories. Contemporary artists from Ukraine”: 140 opere in formato 12×10 realizzate per la Imago Mundi Collection e ospitate al MAXXI subito dopo l’invasione del Paese.