FONTECCHIO – La ricerca di forme, colori e senso dell’artista espressionista cremonese Nicolò Guarraci, in un viaggio di sottrazione e pacificazione dal caos cittadino al silenzio delle foreste della valle dell’Aterno. Le armonie spirituali del musicista Fabrizio Valente e del suo shakuhachi, flauto tradizionale giapponese, le passeggiate tra i colori e gli odori dei prati d’autunno in cerca di erbe aromatiche, lezioni di distillazione del ginepro, visite all’essiccatoio e al giardino tintoreo, assieme all’erborista Sara Mannori.
E’ il poliedrico programma del fine settimana al centro culturale La Kap, lungo il sentiero del Perdono, a Fontecchio, borgo medievale in provincia dell’Aquila, nel cuore del Parco Regionale Sirente Velino, che da un paio d’anni sta trovando un rinnovato protagonismo grazie a decine di artisti, creativi e giovani che sono andati a viverci e lavorarci, o che lo frequentano assiduamente. Ultimo arrivo quelle ucraine e ucraini, costretti ad allontanarsi dalla loro terra insanguinata dalla guerra, ospitati con calore e affetto dai fontecchiani e dall’amministrazione comunale.
Si comincia, ad ingresso libero, sabato 26 novembre alle ore 16.00 con l’inaugurazione della mostra di Nicolò Guarraci, che da agosto è in residenza artistica a La Kap.
“Il suo stile – spiegano gli organizzatori – ha qui subìto un cambiamento radicale, dettato dalla modifica dello stile di vita: dall’affollamento di figure, parole, simboli, macchie, colori, in una sorta di horror vacui, a un alleggerimento dei paesaggi e delle forme. Una sorta di controtendenza rispetto agli eccessi della cultura visiva di questa epoca, in una filosofia del togliere, piuttosto che dell’aggiungere”.
Artista espressionista, Guarraci da un anno Guarraci viaggia nelle aree interne dell’Italia, e nei suoi dipinti combina pennellate gestuali, scarabocchi ossessivi e campi di colore con dettagli che evocano street art e simboli enigmatici, insieme a frammenti di poesia.
Alle ore 21, sarà la volta di Fabrizio Valente e del suo shakuhachi, nato in Giappone intorno al XII secolo, come evoluzione del flauto xiao cinese. Il tempio di Myoanji, a Kyoto, ha ufficializzato la pratica del “Suizen”, ovvero del shakuhachi come strumento di meditazione, ed è questa la scuola alla quale Fabrizio Valente fa riferimento, sotto la guida di Fiore De Mattia, unico Maestro di shakuhachi in Italia.
Domenica 27 novembre alle ore 10:00, partirà invece la passeggiata di riconoscimento erbe con Sara Mannori e con la volontaria della Kap Marifi Bermudez, che illustrerà storia, curiosità e leggende di Fontecchio e del territorio circostante.
Alle ore 12 Sara Mannori terrà una lezione sulla distillazione dei frutti oleosi e in particolare della bacca del Juniperus communis, o ginepro, conifera che caratterizza il territorio. L’olio essenziale che dalla bacca viene estratto ha grandi proprietà espettoranti, antisettiche, ed è un efficace rimedio contro i dolori reumatici e muscolari. Sarà poi possibile visitare l’essiccatoio e laboratorio di tessitura, con antichi telai funzionanti, e il bellissimo giardino tintoreo, realizzato dall’agronomo Marco Manilla, adiacenti all’antica conceria medioevale, all’imbocco del sentiero del Perdono, che conduce alla Kap e poi al fiume Aterno.
Per informazioni e prenotazioni contattare
La Kap : +39 351 517 1361
Nicolò Guarraci : +39 333 581 5081
IL PROGRAMMA
SABATO 26 NOVEMBRE
16:00 – Inaugurazione della mostra di Nicolò Guarraci.
18:00 – Cerimonia del tè
19:00 – Aperitivo
21:00 – Concerto di Shakuhachi (flauto tradizionale giapponese)
A seguire jam session e open mic
DOMENICA 27 NOVEMBRE
9:30 – Incontro a La Kap10:00 – Apertura Mostra di Nicolo’ Guarraci
10:15 – Passeggiata di riconoscimento erbe con Sara Mannori e Marifi Bermudez
12:00 – Distillazione del ginepro
13:00 – Pranzo con erbe selvatiche raccolte,
A seguire jam Session e open mic. Nel pomeriggio sarà possibile visitare l’essiccatoio, con la guida alle erbe aromatiche, e il giardino tintoreo.