PESCARA – Sono 14 in tutto i Comuni abruzzesi dove potrà sventolare la Bandiera Blu, il riconoscimento a località rivierasche e porti turistici incontaminati e sostenibili assegnato dalla Fondazione per l’educazione ambientale (Fee).
Per il secondo anno consecutivo Pescara porta a casa il vessillo, nuovo ingresso del 2022 è Alba Adriatica, accanto alle conferme di Villalago, Scanno, Fossacesia, San Salvo, Vasto, Giulianova, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Silvi, Tortoreto, Francavilla al Mare, Martinsicuro.
In totale, sono 210 i Comuni italiani che quest’anno hanno ottenuto la Bandiera Blu, 9 in più rispetto ai 201 dello scorso anno: 14 sono i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati.
“In due anni – sottolinea l’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario – l’aumento di quattro spiagge contrassegnate da Bandiera Blu testimonia il lavoro silenzioso ma efficace che sta facendo la Regione in tema di salvaguardia del territorio e crescita sostenibile, elementi che rappresentano il marchio turistico dell’Abruzzo”.
“Ancora una volta – aggiunge D’Amario – si conferma la sostenibilità della costa adriatica con punte di alto valore naturalistico e perfettamente preservate. Proprio questo riconoscimento legato all’aumento delle Bandiere Blu è il miglior viatico per una stagione turistica nella quale il prodotto mare è destinato a recitare un ruolo di primo piano. Ora si apre la sfida di mantenere questo livello alto di sostenibilità”.
Significativo il bis di Pescara dopo la prima storica bandiera blu del 2021.
“È sempre una grande emozione, anche se si tratta di una conferma – ha commentato il sindaco Carlo Masci – dopo aver vinto una scommessa che sembrava impossibile come quella dell’anno scorso. La bandiera blu è un marchio di qualità per il mare pulito, le belle spiagge e quella sostenibilità ambientale che ci ha visto fare negli anni grossi progressi”.
Le 14 new entry fra i Comuni sono oltre ad Alba Adriatica in Abruzzo, Caulonia e Isola di Capo Rizzuto in Calabria, Ispani in Campania, Riccione e San Mauro Pascoli in Emilia Romagna, Porto Recanati nelle Marche, Cannobio in Piemonte, Castro, Rodi Garganico e Ugento in Puglia, Budoni in Sardegna, Furci Siculo in Sicilia, Pietrasanta in Toscana.
Non sono stati confermati quest’anno San Mauro Cilento e Sapri in Campania, Ventotene nel Lazio, le Isole Tremiti e Otranto in Puglia.
I criteri per l’assegnazione della Bandiera Blu sono assoluta validità delle acque di balneazione, efficienza della depurazione e della gestione dei rifiuti, aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano, aree verdi, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d’educazione ambientale, strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche certificazione ambientale delle attività istituzionali e delle strutture turistiche, pesca sostenibile.
La Liguria conferma 32 località. Seguono con 18 Bandiere la Campania, la Toscana e la Puglia.
Sono 17 i riconoscimenti per la Calabria e le Marche.
La Sardegna raggiunge 15 località, l’Abruzzo sale a 14, la Sicilia a 11.
Il Lazio scende a 10, rimangono invariate le 10 bandiere del Trentino Alto Adige.
L’Emilia Romagna vede premiate 9 località, sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto.
La Basilicata conferma le sue 5 località, il Piemonte sale a 3 Bandiere, il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 dell’anno precedente. Il Molise rimane con 1 Bandiera, come la Lombardia.
Le Bandiere sui laghi salgono a 17, con un nuovo ingresso (Cannobio, sul Lago Maggiore in Piemonte).