L’AQUILA – La stagione della Società Aquilana dei Concerti “Bonaventura Barattelli”, nell’ambito della settantaseiesima stagione, presenta un evento con la partecipazione di artisti straordinari.
Un po’ di Orchestra del Teatro alla Scala, con il primo clarinetto solista Fabrizio Meloni e due percussionisti Gianni Massimo Arfacchia e Francesco Muraca insieme al violoncellista performer argentino Jorge Andrés Bosso, inconcerto a L’Aquila, domenica 6 febbraio all’Auditorium del Parco con inizio alle ore 18.
Un progetto di tempestosa ed esplosiva creatività: Il Drago sul Carosello e altre Meraviglie presenta trascrizioni, rivisitazioni e reinterpretazioni di composizioni scritte da artisti le cui estetiche sono molto distanti. Dai Canoni di Bach alla famosa Toccata di Alberto Ginastera, ripresa in seguito dal gruppo rock Emerson Lake & Palme,dalle composizioni di Ligeti e Liszt scelte da Stanley Kubrick per il suo ultimo filmEyes Wide Shut, passando per il Carousel di Friedman e quattro Preludi dall’op.87 di Shostakovich, si approda infine in una versione elettrizzante di SinisterFootwear del leggendario Frank Zappa. Gli universi stessi di ogni brano sono alquanto lontani.
Fabrizio Meloni, primo clarinetto del Teatro alla Scala, ha sempre unito il grande repertorio con nuove idee e composizioni. Narrare mondi sonori che ci permettano l’interpretazione di un presente dinamico è diventata una sua necessità. Questo nuovo progetto artistico unisce il clarinetto al mondo delle percussioni con le trascrizioni e la partecipazione diretta del violoncellista compositore Jorge Andrés Bosso che così presenta il lavoro: “Lo sviluppo tecnologico ha contribuito alla caduta di secolari barriere di spazio e tempo: le quattro mura di casa sono diventate da un giorno all’altro i confini del mondo intero. Da Leipzig a Buenos Aires, da Mosca a New York, dalla Transilvania all’Ungheria, con un breve scalo a Manhattan. Il drago si avventa con irruenza e slancio verso la giostra multicolore. Carosello. Un organico strumentale differente. Nuova musica, musica amata, musica splendida… Sono i tempi nostri, dove il passato si converte in alimento di un presente vorace all’insegna di una fiacca e spossata frenesia. Sono giorni d’ossimori, istanti paradossali alla ricerca di un suono differente”.
Un concerto straordinario che trascina lo spettatore in un viaggio musicale originale, di eccellenza interpretativa e qualità esecutiva, che coinvolge e stupisce.