CAMPOTOSTO – Una giornata didattico-scientifica dedicata alla scoperta dell’avifauna acquatica.
Sabato 30 ottobre a Campotosto avrà luogo l’iniziativa promossa dal Reparto Carabinieri Biodiversità dell’Aquila, rinnovando ogni volta gli interessi di un pubblico appassionato.
L’evento, che si pone a seguire di una serie di manifestazioni organizzate dalla specialità dell’Arma, è volto a diffondere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione degli ambienti lacustri montani. La riserva del lago di Campotosto, sito strategico lungo la dorsale appenninica del centro Italia, rimane un punto di riferimento migratorio per gli uccelli acquatici.
L’attività di campo programmata, prevede l’osservazione dell’avifauna, cosiddetto birdwatching, coordinata da personale del Reparto Carabinieri Biodiversità dell’Aquila.
“La pratica del birdwatching, considerati anche i risultati delle precedenti edizioni, si è rivelata una vera e propria passione, rilassante e salutare per i partecipanti, consentendo loro un’immersione nel cuore delle suggestive oasi naturali protette dai carabinieri. Osservare gli uccelli nel loro habitat, inoltre, svolge una funzione educativa, rivolta sia ad un pubblico adulto sia ai più piccoli che hanno l’onere e l’onore di preservare la biodiversità nella sua interezza”, si legge in una nota.
Il Reparto Carabinieri Biodiversità dell’Aquila, ha realizzato due stazioni ornitologiche volte al monitoraggio costante dell’avifauna, attraverso il conteggio mensile degli uccelli acquatici, l’inanellamento a scopo scientifico e l’aggiornamento regolare della check-list dei volatili.
L’evento, realizzato in collaborazione con l’ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e l’associazione Gruppo Ornitologico SnowfinchOnlus, è aperto al pubblico e prevede l’avvio delle operazioni dalle ore 8 del mattino, con concentramento previsto al km 20 della SS 577 (presso la casa Cantoniera, un chilometro a nord dell’abitato di Campotosto).
La riserva naturale del lago di Campotosto: istituita nel 1984, è interamente compresa nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, protegge una superficie di 1600 ettari, per lo più costituita dall’invaso lacuale, posto a 1313 metri di altitudine ai piedi dei Monti della Laga. Un areale biotopo di eccezionale importanza per l’avifauna migratrice, rientrante tra le zone appenniniche centrali più importanti per la sosta ed il passo degli uccelli acquatici, tra i quali ammiriamo il Moriglione, la Volpoca, lo Svasso minore, la Moretta, l’Alzavola, la Folaga, l’Airone cinerino e il Germano reale.