L’AQUILA – “Non posso vivere senza lo champagne, in caso di vittoria lo merito, in caso di sconfitta, ne ho bisogno”, assicurava Napoleone Bonaparte. E in un mondo in cerca di pace, in una città, L’Aquila, che percorre la lunga strada della completa ricostruzione post sismica sarà inaugurato, venerdì 25 novembre prossimo, a partire dalle ore 20, un club dedicato al celebre vino spumante francese.
Questo a seguito prestigioso riconoscimento da parte del circuito della Maison de Venoge, cantina nata nel lontano 1837, nella regione francese della Marna.
Promotore è il 40enne impreditore aquilano Nicola Santoro, titolare della residenza storica Ginevra boutique, in via degli Scardassieri: il club avrà come prestigiosa sede il Mia eno Bistrot, locale a servizio degli ospiti della residenza, ma anche aperto all’esterno, e l’inaugurazione del club sarà senz’altro all’altezza delle aspettative dei palati più fini, con l’assaggio di una selezione degli champagne del prestigioso Club des Princes, nato nel 1864 e che riunisce i migliori gastronomi di tutto il mondo, i cui piatti si abbinano perfettamente allo champagne. La preparazione della cena, con prodotti di altissima qualità, sarà affidata a due chef, uno abruzzese e uno laziale, ma sui loro nomi c’è per ora riserbo.
“Siamo orgogliosi di essere entrati in questo circuito, per un grande – spiega Santoro -, e per me è una soddisfazione particolare. Tanti anni fa ho fatto un lungo giro nella Loira e nell’Alsazia, e ho avuto modo di visitare piccole cantine, conoscere e apprezzare i loro metodi di lavorazione, toccare con mano la qualità eccelsa dei prodotti, ed è da quel momento che ho iniziato ad amare lo champagne, diventando un cultore delle bollicine”.
L’attività della residenza Ginevra boutique, che dispone di 8 camere, è stata avviata da Santoro un anno e mezzo fa, ripensando la destinazione d’uso del palazzo cinquecentesco appartenuto alla famiglia aristocratica dei Leosini, a pochi metri da piazza Palazzo e dalla storica sede del Comune dell’Aquila, in fase conclusiva di restauro. Il progetto è ora quello di allargare l’attività con l’acquisizione di altri edifici di pregio del centro storico, per realizzare un vero e proprio albergo diffuso.
“Per ospitare il club abbiamo riadattato il locale del bistrot – spiega il titolare -, avremo massimo 22 coperti, e sarà proposta una cucina molto ricercata, con prodotti selezionatissimi, affidati a buone mani, ci sarà una carta dei vini e, come ovvio, una selezione di champagne molto importanti”.
Infine, allargando l0 sguardo, osserva Santoro: “questa proposta si inserisce in un trend sempre più consolidato, ovvero la possibilità di mangiare, con un menu anche di alto livello, direttamente dentro le strutture ricettive, come gli hotel e le residenze. Cavalchiamo l’onda, che oramai ha investito le grandi città, per arricchire e diversificare l’offerta turistica della nostra amata città”. (Filippo Tronca)