CARAMANICO TERME – Un piano di sviluppo strategico dal valore di 20 milioni, con 580 mani che scrivono il futuro del borgo.
Ieri mattina, domenica 20 febbraio, il sindaco di Caramanico Terme (Pescara), Luigi De Acetis, ha chiamato la popolazione in assemblea per presentare l’azione di squadra con proposte “qualificanti, intelligenti e progressiste per far risorgere il borgo”.
“Si sta scrivendo a più mani la strategia di progetto per il quale l’amministrazione ha seguito le indicazioni del Bando regionale e ha selezionato, con una procedura ad evidenza pubblica, un partenariato privato altamente qualificato, composto da 45 tra imprese, fondazioni, organizzazioni di volontariato e imprese del terzo settore che stanno contribuendo alle stesura per Piano di sviluppo”, viene spiegato in una nota.
Durante l’incontro il sindaco ha raccontato di come Caramanico con la sua amministrazione, le associazioni, gli enti e i cittadini, “si stanno adoperando per sanare una crisi che ha portato una emorragia di residenti oltre ad un grave scompenso nelle casse di cittadini e imprese stoicamente rimaste nel paese, ma che può diventare un’opportunità di crescita per molti”.
“Un grande cartellone bianco tutto da colorare con dei post-it messi a disposizione della popolazione che fino a tarda sera ha potuto scrivere proposte, idee, problemi da utilizzare come spunto per l’integrazione al progetto. Interventi significativi di tecnici e professionisti in innovazione, marketing, sviluppo territoriale, hi-tech, risorse energetiche, edilizia, stampa, tv, eventi, comunicazione, collegamenti, logistica. La popolazione ha contribuito con più di 200 post-it che arricchiranno il progetto”.
“L’auspicio – viene sottolineato – è che il progetto del comune di Caramanico Terme venga scelto per le sue caratteristiche e per l’efficienza che porta in sé, caratterizzata dall’azione sinergica di più forze, il gioco di squadra sempre vincente e la grande competenza dei partner”.
“La certezza e che il progetto, che concorre per accaparrarsi i 20 milioni di euro stanziati dal PNRR, se non dovesse essere scelto sarà una preziosa fonte alla quale attingere, un’opera che resterà nel tempo che sia da stimolo per aprire nuove frontiere”, conclude la nota.