PESCARA – Roma e Genova sono le città italiane dove si registrano i rincari più alti per le strutture ricettive, rispettivamente +31,3% e +31% su base annua, mentre Pescara è tra quelle con le tariffe più basse, addirittura in calo.
A segnalarlo è Assoutenti, che spiega come sia invece Caltanissetta, con un -9,7%, la città in cui le tariffe nello stesso comparto crollano. In terza posizione si trova Venezia col +24,7%, seguita da Milano col 24,6%. Aumenti superiori al 20% anche a Varese (24,3%), Firenze (22,3%), Arezzo (21,7%), Bologna (21,2%), Napoli (20,8%), Lucca (20,7%), Grosseto (20,4%).
Dalla parte opposta della classifica, analizza Assoutenti, troviamo solo tre città in deflazione, dove le tariffe praticate dalle strutture ricettive risultano in discesa rispetto allo scorso anno: Mantova -0,5%, Pescara -0,5%, e il record di Caltanissetta che segna addirittura -9,7%.
“Questi rincari se da un lato rispondono al positivo aumento delle presenze dei turisti stranieri nelle città italiane, dall’altro rischiano di determinare un effetto boomerang, allontanando i visitatori italiani e spingendo i cittadini verso altre località, come sta accadendo in questi giorni col record di turisti italiani in Albania. Albergatori ed esercenti non tirino troppo la corda”, commenta il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.
Dagli alberghi agli aerei, è stangata sulle vacanze: “In un solo mese i voli nazionali hanno registrato un rincaro del 9% e sono cresciuti del +26,1% in un anno, le tariffe degli hotel salgono del +19%, i pacchetti vacanza registrano un +17%. È una stangata sulle vacanze estive”, sottolinea Assoutenti segnalando rispetto al mese precedente anche un incremento del 6,1% per i traghetti.
Questa crescita dei prezzi nel settore vacanziero “porterà a quota +1,2 miliardi di euro la spesa degli italiani per le villeggiature tra luglio e agosto rispetto a quanto pagato lo scorso anno, nonostante il taglio al numero di notti fuori casa”, evidenzia ancora Truzzi.
“Analizzando l’andamento delle tariffe applicate dalle strutture ricettive si scopre come la città che a luglio registra i rincari più alti d’Italia è Roma, dove i prezzi di alberghi, b&b, pensioni, sono aumentati in media del +31,3% su base annua. Andamento analogo a Genova, +31%, mentre Venezia col +24,7% si piazza in terza posizione seguita da Milano col 24,6%”, spiega Assoutenti.
La classifica stilata da Assoutenti in base ai rincari annui delle strutture ricettive nelle varie città italiane (aumenti % a luglio):
1) Roma 31,3
2) Genova 31,0
3) Venezia 24,7
4) Milano 24,6
5) Varese 24,3
6) Firenze 22,3
7) Arezzo 21,7
8) Bologna 21,2
9) Napoli 20,8
10) Lucca 20,7
11) Grosseto 20,4
12) Brindisi 19,4
13) Palermo 19,2
14) Pisa 18,5
15) Olbia-Tempio 18,1
16) Verona 17,7
17) Treviso 17,7
18) Ravenna 17,6
19) Reggio Emilia 17,3
20) Piacenza 17,0
21) Brescia 16,8
22) Sassari 16,5
23) Padova 16,0
24) Belluno 15,7
25) Campobasso 15,4
26) Caserta 14,4
27) Perugia 14,3
28) Forlì-Cesena 13,5
29) Lodi 13,1
30) Como 12,9
31) Pistoia 12,7
32) Trieste 12,6
33) Ferrara 11,3
34) Imperia 11,0
35) Vicenza 10,6
36) Aosta 10,4
37) Vercelli 10,2
38) Siena 10,2
39) Lecco 10,1
40) Novara 10,0
41) Catania 9,7
42) Pordenone 9,5
43) Siracusa 9,5
44) Ascoli Piceno 8,8
45) Cagliari 8,8
46) Udine 8,2
47) Reggio Calabria 7,7
48) Alessandria 7,5
49) Torino 7,4
50) Bergamo 7,3
51) Parma 7,2
52) Catanzaro 7,2
53) Benevento 7,1
54) Cremona 6,7
55) Potenza 6,4
56) Viterbo 6,1
57) Messina 6,0
58) Gorizia 5,9
59) Modena 5,9
60) Ancona 5,8
61) Pavia 5,5
62) Rovigo 5,3
63) Cuneo 4,9
64) Rimini 4,6
65) Massa-Carrara 3,5
66) Bari 3,3
67) Terni 2,4
68) Macerata 2,3
69) Teramo 2,0
70) Biella 1,9
71) Avellino 1,8
72) Cosenza 1,5
73) Livorno 1,1
74) Trapani 0,7
75) Mantova -0,5
76) Pescara -0,5
77) Caltanissetta -9,7