CASTELBASSO BORGO DELLA CULTURA: MOSTRA OPERE ENZO CUCCHI E WEEK END RICCO DI APPUNTAMENTI

Luglio 27, 2023 13:47

TERAMO – Il poeta Guido Catalano, la rassegna d’organo allestita da Roberto Marini e gli Extraliscio protagonisti nel week end di spettacoli, da venerdì 28 a domenica 30 luglio, in aggiunta alle mostre allestite a Castelbasso dalla Fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture, presieduta da Osvaldo Menegaz.

Due le mostre aperte: nelle sale del palazzo De Sanctis, l’omaggio a Enzo Cucchi dal semplice ma esaustivo titolo “Enzo Cucchi – La mostra”, curato da Ilaria Bernardi. Un excursus nella sua produzione artistica degli ultimi dieci anni, finora ancora poco indagata. A palazzo Clemente, invece, l’esposizione di Opere scelte per un nuovo percorso. Pezzi tratti dalla collezione della Fondazione Menegaz secondo quattro comuni denominatori che delineano altrettanti percorsi all’interno di essa.

Venerdì 28 luglio, per il Fla a Castelbasso Guido Catalano celebra a modo suo Italo Calvino. Catalano (brillante poeta torinese o “criminale poetico seriale” come si autodefinisce), con Matteo Castellan, leggerà le fiabe dello scrittore intervallandole con le sue in uno spettacolo “favoloso”.

Sabato 29 luglio, la rassegna di organo allestita da Roberto Marini, presenta Annum per annum, con Vera Kukoleva, gregorianista, e Leisbert Moreno, all’organo.

Il concerto prende spunto dai tempi liturgici – Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua e Tempo ordinario – dei quali verranno proposti i brani gregoriani in alternanza con il repertorio organistico di musica antica e improvvisazioni.

Domenica 30 luglio, a cura della Società del Teatro e della musica Primo Riccitelli, concerto degli Extraliscio. Il loro suono, che incrocia tradizione e avanguardia, ha incantato il pubblico fino a superare i confini italiani. Eseguiranno sul palco le canzoni che li hanno consacrati e si lasceranno trasportare da nuove ispirazioni. Techno liscio guidati dalla follia polistrumentale di Mirco Mariani.

 ENZO CUCCHI – LA MOSTRA

Enzo Cucchi ha concepito la mostra come un excursus nella sua produzione artistica degli ultimi dieci anni, finora poco indagata.

A introdurre la mostra è la scultura “Mirare” (2016), nella quale un cavo d’acciaio appeso tra due pareti trafigge la nuca di una testa in bronzo. Nella sala attigua, ci accoglie un altro occhio, dipinto su una grande tavola con applicazioni in ceramica, assieme a una seconda opera, analoga per tecnica, che mostra uno scheletro umano, a pendant dei teschi delineati sui due stendardi vicini.

Nella terza sala, un’opera del 1978 rende invece omaggio agli inizi del percorso di Cucchi.

Al primo piano, dopo la proiezione di un viaggio visionario in stop–motion intorno all’opera dell’artista intitolato “Cucchi passo a uno” (2012), le sale delineano un percorso attraverso quattro delle più ricorrenti tematiche del lavoro di Cucchi: la morte; il  paesaggio dall’atmosfera onirica ed enigmatica; la possibile tridimensionalità della pittura; il segno, sviluppato attraverso una immaginaria “Cattedrale” costituita da numerosi disegni su carta.

A corredo, un videogioco realizzato nel 2021 invita il pubblico a cimentarsi con la versione digitale dell’archivio dell’artista. Infine, l’ultimo piano pone in luce la grande potenza visiva e ambientale del segno di Cucchi, presentando dipinti dalle dimensioni monumentali.