L’AQUILA – L’Abruzzo che sa convivere con gli animali selvatici, protetti nei parchi nazionali, diventa virale e si conquista la ribalta nei media italiani e sui social.
Scrive il sole 24ore: “Dall’orsa Amarena a Villalago all’orso corridore di Trasacco sino all’orsa Gemma che punta affamata l’albero di ciliegie a Scanno, tutto accade nell’Aquilano d’alta quota. Immagini e video incredibili con una mamma cervo che allatta il cucciolo in mezzo alla carreggiata con i passanti che riprendono la scena e le auto in fila, in coda con gli automobilisti, stranamente tranquilli, in attesa a scattare immagini del piccolo che finisce la poppata. Sempre più virali i video su TikTok che coinvolgono la fauna selvatica a passeggio nelle località montane abruzzesi”.
E ancora: “le immagini si centuplicano nel periodo estivo con l’arrivo dei turisti che questo spettacolo della natura lo possono vivere e ammirare solo nei giorni di vacanza e ricordarlo attraverso i video registrati. A Scanno, ad esempio, un cervo passeggia indisturbato per le vie del centro senza paura nemmeno del transito dei veicoli. I residenti della zona gli hanno dato persino un nome: Oreste”.
Scrive Greenme, “Quanto accaduto nei giorni scorsi a Pescina è un esempio di vero rispetto degli animali. Sulla strada statale 83, all’ingresso di Pescina e poi in località Villaggio San Berardo, in provincia dell’Aquila, un’orsa con due cuccioli a seguito è stata avvistata nella notte al centro della carreggiata.
È successo il 12 agosto quando mamma orsa è stata segnalata, immobile sull’asfalto, con i due piccoli che attendevano le sue indicazioni. Da entrambi i sensi le auto di chi, su quel tratto stradale, si è trovato davanti a questa meravigliosa famiglia di selvatici. Il comportamento degli automobilisti è stato impeccabile.
Hanno rallentato fermandosi con le quattro frecce e hanno atteso che orsa e cuccioli si allontanassero con i loro tempi. Nessuna fretta, nessuna pressione, senza arrecare loro alcun fastidio e senza spaventarli.
Si sono mantenuti a distanza fin quando la famigliola di plantigradi non si è spostata dall’asfalto.