CRECCHIO – Con il Consiglio direttivo del 12 ottobre scorso, Crecchio (Chieti) entra nel Club de “I Borghi più belli d’Italia”.
Con l’ingresso di Crecchio, l’Abruzzo sale a quota 25 Comuni appartenenti al Club, che offre percorsi turistici e culturali tra i più prestigiosi a livello nazionale.
“Oggi, assieme a Giovanni Enzo Di Rito, delegato nel Direttivo Nazionale, abbiamo dato il benvenuto nel Club de ‘I borghi più belli d’Italia’ a Crecchio, al sindaco Nicolino Di Paolo, all’amministrazione e a tutta la comunità”, spiega Antonio Di Marco, presidente Associazione “I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise”.
“Un importante nuovo ingresso: con Crecchio l’Abruzzo taglia il traguardo dei 25 borghi certificati, ampliando l’offerta dei presidi di qualità sul territorio che rendono la nostra Regione una meta sempre più attraente nei circuiti turistici nazionali e internazionali. Ci tengo a ribadire che questo risultato per il Comune di Crecchio e la sua comunità deve essere considerato un punto di partenza e non di arrivo e in sinergia con gli altri Borghi dell’Associazione perseguiremo obiettivi ambiziosi ma raggiungibili!”.
Il paese di Crecchio conserva l’aspetto di un piccolo borgo medievale che in passato rappresentava un sito di rilevante importanza strategica, e si presenta agli occhi del visitatore con un notevole centro storico, ricco di un patrimonio culturale artistico inestimabile a partire dal Castello Ducale: il nucleo originario del castello è costituito dalla torre “dell’ulivo“ in stile duecentesco ed al suo l’interno si trova il Museo dell’Abruzzo Bizantino ed Altomedievale.
Famoso l’evento estivo “a cena con i bizantini”, festa che rievoca la presenza bizantina in Abruzzo attraverso costumi e danze dell’epoca e prodotti tipici del paese.
Cosa vedere:
• il Castello Ducale;
• la Chiesa di Santa Maria da Piedi;
• la Chiesa del Santissimo Salvatore;
• Il Santuario di Santa Elisabetta.
IL CASTELLO DUCALE
L’antica fortezza di Crecchio è un edificio a pianta regolare quadrangolare con quattro torri posti agli angoli.
La muratura è realizzata in pietrame squadrato su una sola faccia, impilata, con blocchi di arenaria compatta ben squadrata agli angoli. Gli spessori delle mura variano da circa 1,80 a 0,80 metri.
La torre di avvistamento, la più antica, più grande ed alta delle altre tre, rappresenta una tipica torre normanna del XII secolo, e, fino al 1943, era sormontata da merli irregolari, a testimonianza della sua funzione difensiva. La torre è detta dell’ulivo, ed è formata da tre livelli. Il piano terra era destinato a deposito per viveri ed era accessibile solo attraverso una botola ubicata al primo piano. L’accesso al primo piano invece era possibile solo attraverso una scala a levatura che si andava a chiudere in caso di attacco. L’accesso al piano superiore ed al piano esterno di avvistamento era possibile solo attraverso una stretta scala a chiocciola in pietra che salendo gira a destra; tale accorgimento, utilizzato nelle costruzioni strettamente militari, avvantaggiava i soldati posti a difesa, in quanto, chi attaccava era costretto a portare le armi con la mano sinistra.
Oggi nel castello di Crecchio è possibile visitare il Museo Archeologico dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale nato grazie alla preziosa e fattiva collaborazione fra istituzioni e volontariato. Il Museo espone oggetti rinvenuti durante i campi di ricerca che l’Archeoclub d’Italia sede di Crecchio ha condotto, dal 1988 al 1991, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo, sul sito di una villa romano-bizantina scoperta in località Vassarella di Crecchio. Vi sono inoltre altri reperti ostrogoti e longobardi provenienti dal territorio abruzzese, che insieme riescono a ricostruire la vita dei Bizantini in Abruzzo, la guerra contro i goti, le vicende che riguardarono la zona costiera tra fine del VI e l’inizio del VII secolo.
Il percorso espositivo ospita la sala Alberto Carlo Fraracci che espone invece una collezione etrusca, donata all’Archeoclub d’Italia sede di Crecchio nel 1995. La sezione storica del museo è dedicata alla storia del castello. Gli anni d’oro del Castello Ducale di Crecchio sono poi illustrati anche da una eccezionale documentazione fotografica che conferma il Castello di Crecchio come meta e rifugio di sovrani, principi e personalità che hanno segnato un’epoca della nostra storia.