L’AQUILA – Veduta del borgo di Caporciano. Il luogo ha origine prettamente medievali. La sua storia, tuttavia, non può essere narrata senza includere la frazione di Bominaco, borgo medievale di 61 abitanti e postazione del vecchio castello di Caporciano, eretto nell’XI secolo.
Entrambi i borghi hanno mantenuto l’architettura antica, le vecchie vie; punta di diamante, il complesso abbaziale benedettino, sulla cima di Bominaco, comprendente la chiesa di Santa Maria Assunta e l’oratorio di San Pellegrino. Quest’ultimo contiene affreschi di straordinaria bellezza, in particolare sulle due pareti contrapposte del presbiterio, su cui è possibile leggere il calendario monastico: immagini allegoriche inerenti l’attività agricola e particolari riferimenti ai santi dell’ordine benedettino.
La chiesa di Santa Maria Assunta risale invece al 1180; la struttura in pietra conserva tuttora i capitelli corinzi, a metà della navata centrale, nonché i tratti di uno stile romanico influenzato da elementi barocchi. La complessità del luogo fa nascere nel visitatore la sensazione di trovarsi in una grotta, scavata dalla forza dell’acqua.
Tra le tradizioni tipiche dei borghi medievali, facciamo menzione della Pasqua di Caporciano, contornata da alcuni momenti di preghiera dedicati ai sette dolori della Madonna. Secondo i caporcianesi, questi incontri servono a “tenere compagnia alla Vergine” in vista del suo prossimo dolore, la perdita del Figlio. La statua della Madonna viene trasportata nella chiesa di San Benedetto e i riti continuano fino alle cinque del mattino, momento della resurrezione in cui Gesù si mostra a sua madre e lei può finalmente spogliarsi del suo dolore.