L’AQUILA – Con ogni probabilità, il nome Tornimparte deriva da “Turres in partibus” che vuol dire “Fortezze dislocate in varie parti”. Nel periodo preromano, data la sua posizione strategica, ospitò gli avamposti di Amiternum nella propria vallata; sopraggiunto il dominio romano, constatiamo invece la presenza di alcuni insediamenti, ampiamente testimoniata dai cippi funerari rinvenuti in Villagrande, Colle S. Vito, Piè la Villa, Rocca Santo Stefano. È proprio da questi insediamenti che sorgeranno i paesi di Tornimparte.
Non mancano ovviamente le chiese, tra cui Madonna della Strada del 1614, dedicata alla Vergine Santissima; S. Panfilo, costruita presumibilmente attorno all’anno 1000 e che testimonia la sovrapposizione di più stili architettonici; presenti anche numerosi affreschi e i segni di un trascorso difficile, dal terremoto del 1461 all’incendio scoppiato nel 1958. Laboriosi i lavori di restauro, che ne hanno restituito l’antico splendore.
Di seguito, la chiesa di S. Sebastiano, S. Tommaso Apostolo, Santa Maria di Lourdes Di Castiglione e molte altre: tasselli dal valore storico inestimabile. Citiamo in ultimo S. Stefano, appena fuori dagli abitati di Rocca S. Stefano e di Forcelle e profondamente colpita dai numerosi terremoti che vanno dal 1703 agli anni’80. Resta tuttavia una struttura suggestiva, il cui impatto d’insieme, scandito dalla piacevolezza dello scenario naturale, non lascia indifferenti i suoi visitatori.