L’AQUILA – “Un grande concerto in un parco archeologico meraviglioso, quello di Peltuinum, antica città vestina vicino a comuni altrettanto meravigliosi. Vi aspetto!”.
Alla vigilia della prima edizione del Festival dei Popoli Europei, il caloroso messaggio di Roberto Vecchioni, celebre cantautore del panorama musicale italiano, che ha da poco festeggiato gli 80 anni, vincitore di numerosi premi e festival, autore di saggi e, per trent’anni, professore di greco e latino nei licei, che invita il pubblico al suo concerto che si terrà domani, sabato 5 agosto, alle ore 19,00, nella splendida cornice dell’area archeologica di Peltuinum, antica città vestina situata tra i comuni aquilani di Prata d’Ansidona e San Pio delle Camere.
Quello di Vecchioni sarà il primo grande concerto previsto nel ricco programma dell’iniziativa, ideata e sostenuta dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, con la direzione artistica dello scrittore Paolo Paron, raccoglitore di leggende friulane, che si terrà questo fine settimana, sabato 5 e domenica 6 agosto, con ingresso gratuito.
Nomi di grande rilievo nazionale e internazionale si esibiranno nel festival che si propone di coniugare tradizione e modernità all’insegna della cultura, del turismo e della storia, delineando attraverso la narrazione, i racconti e la musica il percorso storico e ideale di un’Europa di Popoli.
Altro grande protagonista della due giorni sarà, infatti, il musicista spagnolo Hevia, in concerto, con la sua gaita elettronica, domenica 6 agosto sempre alle ore 19,00.
Oltre a Vecchioni e ad Hevia nello “spazio live”, l’area che nel festival dedicata alla performance dal vivo, si esibiranno anche altri artisti: sabato 5 agosto alle ore 21,00, il musicista ed etnomusicologo Roberto Lucanero che, in formazione con il suo trio composto da Roberto Lucanero all’organetto, fisarmonica, organo portativo e voce, Francesco Tesei alla chitarra e al contrabbasso e Domenico Candellori alle percussioni, realizza arrangiamenti e improvvisazioni partendo dalla musica tradizionale marchigiana e raccogliendo il ricco patrimonio regionale di canti e balli tradizionali, testi popolari o d’autore, miti, leggende locali, attinge anche a fonti internazionali.
Domenica 6 agosto, dopo il concerto di Hevia, alle ore 21,00 sarà il turno dei “Lennon Kelly”, il gruppo folk rock romagnolo, composto da sette musicisti, che nella sua musica fonde armonie irlandesi con il punk, con il rock, jigs e reels, con testi in stile cantautorato.
Sempre il 6 agosto, ma alle ore 17,30, ci sarà spazio anche per il teatro, con lo spettacolo “Il segreto del Conero e della Selkie Mitì”, scritto da Cesare Catà, in cui l’attrice Paola Giorgi, direttrice della Bottega Teatro Marche, racconta, incarna, declama storie e versi di una fiaba capace di viaggiare oltre tanti mari. Nella messa in scena suggestioni, magie, amori, viaggi e avventure affondano le origini nelle leggende del Monte Conero e si mescolano con le parole di grandi poeti come Yeats, Lorca, D’Annunzio.
Il festival dei popoli è anche narrazione: nel weekend sarà, infatti, allestito, dalle ore 16,30 alle 19,00, uno “spazio narrante” in cui attori, scrittori, attenti conoscitori e studiosi delle tradizioni popolari italiane racconteranno storie e tradizioni.
Il primo giorno, sabato 5 agosto, saranno presenti il giornalista pugliese Manlio Triggiani, che da anni si occupa di studi delle tradizioni, di attualità e di cultura ed è componente della Società di storia patria della Puglia, la friulana Teresa Pitton ricercatrice di storie e leggende della sua regione, e l’aquilano Luca Serani, interprete e insegnante di teatro.
Il giorno successivo, domenica 6 agosto, oltre a Triggiani, ci saranno anche lo scrittore Emanuele Luciani e l’attore e regista Pierluigi Giorgio, da anni dedito alle tematiche delle tradizioni popolari e dell’ambiente, e alla realizzazione di documentari, articoli e servizi su itinerari particolari e insoliti.
Nelle due giornate, inoltre, sarà allestito uno “spazio storico” con un accampamento di tende miste europeo e squarci di antichi mestieri, a cura della “Compagnia San Giorgio e il Drago”, associazione milanese dedita alla valorizzazione del patrimonio culturale e specializzata nel campo delle rievocazioni storiche. L’animazione musicale sarà affidata a Serena Canala, organettista marchigiana dei “50 Celt”, gruppo che rivisita musica celtica in chiave rock.