L’AQUILA – Dopo il successo delle prime due stagioni su Rete 4, “Freedom – Oltre il confine” approda su Italia 1, per condividere storie, avventure ed emozioni con un pubblico sempre più giovane.
Tredici episodi inediti, dall’Italia e dal mondo, alla scoperta di luoghi mozzafiato, antiche civiltà e ultime frontiere della scienza.
In ogni puntata, grazie ai suoi celebri “permessi speciali”, Roberto Giacobbo cercherà di varcare il confine di ciò che sappiamo, per affacciarsi su territori inesplorati della conoscenza, ascoltando esperti autorevoli, ma anche nuove ipotesi, senza mai dare nulla per scontato.
Ogni scena di Freedom è realizzata con numerose telecamere 4K Ultra HD ad alta gamma dinamica, in qualità cinematografica, per restituire immagini spettacolari e ancora più coinvolgenti.
Ad accompagnare i viaggi della squadra di Freedom oltre al Truck, uno speciale mezzo fuoristrada capace di superare ogni ostacolo, si aggiunge ora anche il mini-truck, una riproduzione fedele del camion di Freedom dotato di una microcamera 4K, per aggiungere un punto di vista inedito sul set.
La seconda puntata della nuova stagione di Freedom, in onda il prossimo 18 settembre, si apre con un’indagine davvero oltre il confine, a metà tra storia e leggenda.
A fare da scenario a questo reportage uno dei luoghi più belli del pianeta, il Grand Canyon: qui, secondo le cronache di un giornale dell’Arizona, oltre 100 anni fa un esploratore trovò un’immensa cavità sotterranea, dove erano custodite le tracce di un’antica civiltà perduta.
All’interno di questa grotta, tra le più grandi di tutto il Nord America, sarebbero nascoste centinaia di mummie, insieme ad altri reperti sorprendenti.
Ma cosa c’è di vero in questa storia? È possibile che le istituzioni americane abbiano insabbiato questa scoperta? E perché? Le telecamere di Freedom hanno raccolto una testimonianza inedita, che potrebbe far luce su questo mistero.
Le telecamere di Freedom ci condurranno a Catania alla scoperta del Colosseo Nero, un anfiteatro romano secondo per grandezza soltanto al più famoso Colosseo di Roma. La sua storia si intreccia con quella del velo appartenuto a Sant’Agata, a cui i fedeli attribuiscono molti miracoli.
Grazie a un permesso speciale, Roberto Giacobbo si troverà a pochi centimetri dalla preziosa reliquia che si dice abbia salvato Catania dalla lava dell’Etna.
E a proposito di misteri, uno dei temi che continuano ad appassionare il pubblico di Freedom riguarda Cavalieri Templari: perché questi monaci guerrieri furono perseguitati? Quali conoscenze segrete possedevano? Quali tesori?
Questa volta Roberto Giacobbo cercherà le loro tracce in Abruzzo, in una piccola chiesa medievale, Santa Maria ad Cryptas, a Fossa (L’Aquila), finalmente tornata al suo antico splendore, dopo il terremoto del 2009.
Al suo interno un indizio a favore dell’autenticità della Sindone.
E da una piccola chiesa sperduta a uno dei monumenti più famosi d’Italia: la Mole Antonelliana.
Con i suoi 170 metri di altezza, quando fu inaugurata alla fine dell’Ottocento, era l’edificio in muratura più alto del mondo.
Da allora è rimasto il simbolo di Torino, il sogno verticale di un architetto ambizioso, Alessandro Antonelli, che purtroppo non ne ha potuto ammirare il suo completamento.
Roberto Giacobbo salirà sul punto più alto della Mole, normalmente accessibile solo a pochissimi addetti alla manutenzione, per mostrare immagini uniche e mai viste prima in tv.
Infine si tornerà in Egitto, insieme al professor Zahi Hawass: un lungo percorso attraverso il Nilo, da Saqqara a Luxor fino all’estremo sud, alla ricerca di uno dei più grandi geni del passato, l’architetto che ha realizzato la più antica piramide giunta fino a noi.
Il suo nome era Imhotep, ma molti lo hanno ribattezzato l’uomo che ha inventato l’Antico Egitto.
Questo e molto altro a Freedom – Oltre il confine, venerdì 18 settembre, alle 21.15, su Italia 1.