SCANNO – Con un investimento privato di circa 4 milioni e mezzo di euro, è in progetto per l’estate 2024 un “Glamping”, un camping glamour di 6 ettari e mezzo su una terrazza naturale che domina il lago di Scanno (L’Aquila), che rientra nel territorio del comune limitrofo, Villalago (L’Aquila).
Piscina, case mobili, tende di lusso, piazzole per camper e roulotte, ristorante, bar. Il villaggio di lusso avrà una capacità ricettiva di circa 1.500 ospiti, e una logica di accoglieza non residenziale.
Si chiamerà “Terratta”, dal nome della montagna che il futuro camping avrà alle spalle. “Lake Scanno Outdoor Village” sarà la descrizione internazionale che accompagnerà l’intestazione.
L’iniziativa è frutto della concertazione di 6 soci – provenienti dalla Toscana, dal Lazio e dalla Campania – di cui 3 hanno scelto di vivere a Scanno negli ultimi anni, prima ancora che il campeggio in stile resort diventasse un’idea. Si sono uniti per il comune obiettivo dando vita alla società “Sinergetica Srl”.
“Vogliamo creare una grande realtà di accoglienza per il turismo esperienziale, nell’area di confine di protezione del Parco Nazionale. Un camping a 4 stelle, legato agli eventi sportivi come la ‘Marathon degli Stazzi’, che è al ventesimo anno, e ‘XTerra’, al decimo anno. Il territorio ha un grandissimo potenziale anche per il turismo sostenibile”.
Lo afferma l’amministratore della società, Massimo Massacesi, presidente della Cotas (Cooperativa Operatori Turistici Alto Sagittario) e responsabile della licenza di XTerra in Italia, la serie di competizioni sportive di cross triathlon con “più di 100 eventi in 5 continenti e l’Italia è l’unico Paese al mondo a organizzare 4 gare, di cui una proprio a Scanno”, specifica.
“Il business plan del nostro glamping ha avuto una due diligence positiva”, aggiunge con orgoglio Massacesi, in merito all’analisi che viene fatta sul piano di business affinché si valuti che l’investimento previsto funzioni rispetto alle opportunità di ricavo prevedibili.
“Partiamo subito con un finanziamento privato attraverso le banche, ma si sta tentando di avere finanziamenti agevolati attraverso Invitalia”, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, agenzia governativa italiana costituita come società per azioni e partecipata interamente dal Ministero dell’economia e delle finanze.
“Siamo nella fase dell’acquisto, stiamo sgombrando e bonificando il vecchio campeggio ‘I Lupi’ che è stato lì, aperto fino a luglio 2021, che aveva una logica residenziale che intendiamo superare. Speriamo di iniziare i lavori in autunno e di cominciare ad aprire, almeno parzialmente, per l’estate 2024”, prosegue Massacesi.
Ma come inserire un’offerta di lusso in un territorio delle aree interne montane dove scarseggiano o sono completamente assenti i servizi essenziali come l’istruzione, la sanità, la mobilità?
Massacesi risponde così ad Abruzzoweb: “Perché tornino, o comincino ad esserci, i servizi essenziali bisogna creare un’economia più forte. E per fare economia in un posto così c’è bisogno di turismo. Se si crea un’offerta turistica adeguata, si crea un contesto economico più ricco che permette di evitare lo spopolamento, e di avere quei servizi essenziali che scarseggiano. Per fare tutto questo però ci vuole una logica imprenditoriale da parte di tutti gli operatori di Scanno, un approccio più di sistema, di collegialità per creare servizi. Perché quello che manca sono i servizi”.
Un’iniziativa che il presidente di Assoturismo – Confesercenti, Gian Luca Grimi, commenta in termini positivi: “Non ci sono importanti strutture in Abruzzo soprattutto nelle aree montane se non quelle di stampo alberghiero. Scanno sta diventando una perla importante per la regione Abruzzo, con un lago a forma di cuore che è entrato nell’immaginario comunicativo del turista. Questo investimento di un glamping nel cuore delle aree montane della nostra regione lo ritengo abbastanza importante, una cosa centrata, utile sia per il ritorno economico di chi lo farà sia perché potrebbe aprire il luogo ad un turismo di nicchia, di lusso ma più vicino all’ambientalismo, alla natura”.
Silvia Mosca