TORINO – Se il green pass ci permette di ripartire senza contingentamenti, senza limiti, potendo lavorare come si deve lavorare, ben venga, non c’è alcun motivo per ostacolarlo”.
Così all’Adnkronos Giampiero Orleoni, presidente Arpiet, l’associazione piemontese che raggruppa le imprese degli impianti a fune, che prosegue: “oltre al green pass servono anche regole certe e chiarezza su chi deve vigilare perché per noi è impossibile avere una gestione che si possa occupare anche del controllo”.
“Il problema, infatti – spiega – non è chi viene alla cassa ad acquistare lo sky pass giornaliero, ma chi fa i multi giornalieri e che magari ha solo il tampone o chi ha lo stagionale che magari è scaduto. Fare tutte le verifiche del caso diventa un problema enorme – prosegue – e oltre ad investire in tecnologie avere anche una persona dedicata ai controlli sarebbe un ulteriore aggravio di costi, per questo deve essere l’autorità competente a fare i controlli, magari a campione”.
Inoltre, a mancare, evidenzia ancora Orleoni, sono le risorse attese per lo stop forzato della scorsa stagione .
“Ad oggi non sono ancora arrivati i ristori annunciati lo scorso marzo e questo ci preoccupa perché mette a rischio l’apertura per la prossima stagione di quelle società che sono al limite o hanno problemi di cassa. Tutti stiamo facendo le manutenzioni d’obbligo però chi può aspettare l’ultimo momento per montare le strutture e fare i collaudi aspetta perché senza le risorse attese diventa molto difficile poter operare”, conclude.