CHIETI – Trabocchi abruzzesi, assieme a quelli di Molise e Puglia protagonisti oggi pomeriggio alle 18.15 su Geo, la popolare trasmissione di Raitre, condotta da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.
Ad essere proposto in anteprima infatti “I Giganti del Mare”, documentario prodotto dalla Studio Kairos di Parma, progetto cinematografico nato da un’idea del regista abruzzese Daniele Di Domenico e dal pugliese Fabio Abatantuono, direttore della fotografia, pensato per il mercato televisivo nazionale e internazionale.
I Giganti del Mare, come anche Abruzzoweb ha documentato, è stato girato nell’autunno del 2020, con tre settimane a bordo della barca a vela Matuca 3 lungo un invisibile sentiero tracciato sull’acqua, dall’Abruzzo alla Puglia, passando per il Molise, parallelo alle vie d’erba dei tratturi e della transumanza. Scandito dalla presenza dei trabocchi, o trabucchi, immaginifiche macchine da pesca, che come enormi granchi aggrappati alla costa si protendono verso il mare sfidando le onde, dalle origini avvolte nella leggenda. Alla ricerca della viva testimonianza di chi ancora oggi ne è custode, lungo un potenziale itinerario, turistico e culturale, unico al mondo, da pensare e promuovere al di là di astratti confini regionali.
La Matuca 3 è salpata da Giulianova, con primo approdo sulla costa abruzzese dei trabocchi, da Ortona a Vasto, poi a vele spiegate direzione Gargano, tra Peschici e Vieste, e infine a Termoli.
Il progetto ha ricevuto il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara e dell’associazione Rinascita dei Trabucchi Storici di Vieste, si fregia del patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, del Comune di Peschici e del Comune di Vieste, e del sostegno del Comune di Vasto e del GAL Costa dei trabocchi. Infine degli sponsor Astra srl e Cantina Colle Moro e ha come partner tecnici Legambiente Abruzzo, Taumat, Nissan e Marketing Digital Mind.
I Giganti del Mare vuole essere oltre che un documentario, l’avvio di un progetto di valorizzazione e promozione turistica che scavalca gli astratti confini geografici, visto che ad essere raccontato sarà un intero tratto della costa adriatica, abruzzese molisana e pugliese, accomunati dalla presenza di queste straordinarie macchine da pesca che rappresentano un unicum nel mondo.