LANCIANO, IL GIORNO DELLA SQUILLA: “RESTANO I SIMBOLI, MANTENIAMO LA TRADIZIONE”. IL PROGRAMMA

Gennaio 7, 2022 15:24

LANCIANO – Ancora una Squilla “ristretta” a causa del Covid, ma a Lanciano, come ogni anno, è arrivato Natale.

Per il secondo anno consecutivo, la città dovrà rinunciare alla processione, alla fiaccolata che da piazza Plebiscito raggiunge la chiesa dell’Iconicella e ritorno, agli abbracci e strette di mano ai rintocchi della campanella in cima alla Torre civica.

“Salvaguardiamo lo spirito della Squilla, la sua dimensione familiare, più intima”: È l’invito dell’arcivescovo di Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone.

“Abbiamo mantenuto le tappe simboliche della squilla – spiega Cipollone – alle 16 infatti ci sarà un momento di preghiera all’Iconicella. Poi andremo in cattedrale per la messa alle 16.30. A seguire il saluto del sindaco e il mio messaggio e alle 18 il suono della Squilla. E qui ai rintocchi della campanella c’è lo scambio della pace e degli auguri che sarà però ancora senza strette di mano per via del Covid. Abbiamo voluto mantenere la tappa alla chiesa dell’Iconicella, pur senza processione, perché non volevamo farla cadere del tutto”.

“Poi abbiamo cancellato la messa al cimitero per spostarla nella cattedrale della Madonna del Ponte per la centralità della chiesa madre, della piazza e per motivi di sicurezza. Il mio invito è alla salvaguardia dello spirito della tradizione, a custodire e tutelare questo patrimonio che è nato nella Chiesa, ma che è parte della società civile. Nel rispetto sempre delle norme anti-Covid, invito a partecipare alla messa e a vivere poi soprattutto nella famiglia, con la preghiera, questa festa”.

“È doloroso rinunciare alle tradizioni, ma i contagi crescono e la Squilla, con la processione, creerebbe assembramenti che sono da evitare – dice al Centro il sindaco Filippo Paolini – ma restano dei simboli perché non dobbiamo rinunciare del tutto alla Squilla, e in prospettiva manteniamo la tradizione”.

Resta quindi simbolicamente il passaggio all’Iconicella, che è la chiesa verso la quale nel 1589 si diresse l’arcivescovo Paolo Tasso per ricordare il cammino fatto da Maria e Giuseppe da Nazareth a Betlemme, come esigenza spirituale, penitenziaria, di riflessione”.

Una tradizione che dura da oltre quattro secoli, una delle più sentite dai lancianesi, nata nel 1607, quando l’arcivescovo di Lanciano Paolo Tasso iniziò a recarsi in pellegrinaggio penitenziale il 23 dicembre alla chiesetta dell’Iconicella, a un paio di chilometri dal centro, per rievocare il cammino di Giuseppe e Maria verso Betlemme. Si recava a piedi dalla città fino alla chiesetta campestre accompagnato dal suono di una campanella. Molti fedeli lo seguivano per ascoltare le sue parole di pace e amore. I rintocchi della campana cessavano al rientro in città quando si scioglieva il corteo. Tutti si scambiavano gli auguri e tornavano a casa. Da allora, ogni anno, la sera del 23 dicembre, si ripete il rito della “squilla” inteso come messaggio di pace, riconciliazione e perdono.

Da allora, ogni anno, si rinnova la processione, con le fiaccole, fino alla chiesa dell’Iconicella e, al rientro del corteo, religioso, torna il suono della “Squilla”, dalle 18 alle 19.

 

Il programma della Squilla del 23 dicembre 2021:

ore 16 momento di preghiera nella chiesa dell’Iconicella

ore 16.30 Santa Messa nella cattedrale Madonna del Ponte

ore 17.30 Saluto del Sindaco e del Vescovo nel sagrato della cattedrale in piazza Plebiscito

ore 17.50 Benedizione del popolo e della città

ore 18 Suono della Squilla

ore 19 Preghiera e scambio della pace in famiglia