L’AQUILA – “È un grande onore, una grande emozione, il riconoscimento di un lavoro che abbiamo fatto in questi anni insieme a tanti compagni di percorso che hanno sposato la filosofia e le finalità del nostro dossier”.
Così il sindaco Pierluigi Biondi, commentando la proclamazione di “L’Aquila città italiana della Cultura 2026”.
“Parlo di tutti i comuni del cratere, dell’Abruzzo, della Regione e di tutti i territori delle aree interne che hanno subito i terremoti del Centro Italia. È un elemento di riscatto dei territori appenninici che sono in grado di trovare attraverso la propria identità, intrisa di cultura, gli elementi per ripartire dopo eventi che ci hanno segnato profondamente ma non ci hanno sconfitto. La cultura è anche una proiezione verso il futuro, non solamente il passato che abbiamo ereditato. È futuro perché guarda ai giovani, alle nuove tecnologie ma soprattutto ad una forma di ricostruzione del tessuto sociale delle nostre comunità che oggi, ancora di più, possono guardare fiduciose all’avvenire che le attende”, ha aggiunto il primo cittadino.