L’AQUILA – “Una giornata che unisce la tutela dell’ambente e l’attenzione alla violenza contro le donne, in un’ottica di giustizia ambientale, ma anche sociale e che vuole mantenere i riflettori accesi su un fenomeno ancora troppo presente nella nostra società e che, al pari della lotta ai cambiamenti climatici, è al centro della sfida nel costruire un mondo migliore per le prossime generazioni”.
Lo ha dichiarato Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo, in riferimento ad una giornata in difesa dell’ambiente e contro la violenza fisica e psicologica sulle donne. È l’iniziativa “Puliamo il mondo dai pregiudizi”, in programma il 23 novembre prossimo, all’Aquila. L’evento, organizzato da Legambiente Abruzzo, dalla Onlus Antonio Padovani e dal conservatorio “Casella”, prevede un articolato programma e andrà a chiudere, in Abruzzo, la campagna annuale di Legambiente in difesa del territorio.
“Il tema della difesa delle donne è centrale per la nostra associazione – ha spiegato Gianni Padovani, presidente onlus Antonio Padovani – abbiamo scelto, in sinergia con Legambiente, di devolvere i proventi della serata ai Centri antiviolenza abruzzesi che operano con convinzione e premura per la difesa delle donne vittime di soprusi e abusi”.
“Abbiamo aderito all’iniziativa – ha detto Claudio Di Massimantonio, direttore del Conservatorio Casella – nella ferma convinzione che della difesa delle donne si debba parlare ancora molto, soprattutto alle giovani generazioni perché cresca in loro il seme del rispetto dell’altro”.
“La scelta di portare all’Aquila il Melologo Zittita, andato in scena in prima nazionale a Como e che ha già calcato le scene dei teatri di Milano e Lecco – ha sottolineato Monica Pelliccione, giornalista e scrittrice – è per me motivo di grande orgoglio: il segno tangibile di quanto il messaggio contro la violenza, non solo fisica ma psicologica, sulle donne sia un tema di grande attualità che tocca da vicino una larga fascia della popolazione. E che non va tenuto nascosto”.
Il programma prevede dalle 10.30 alle 12.30 la pulizia del Parco del Castello. Alle 17, all’auditorium del Conservatorio Casella, la cerimonia di chiusura con i saluti istituzionali di Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo, Gianni Padovani presidente Onlus Antonio Padovani e Claudio Di Massimantonio, direttore conservatorio Casella.
A seguire, andrà in scena il Melologo “Zittita!”, opera pluripremiata della giornalista e scrittrice Monica Pelliccione, con la voce recitante e l’adattamento di Sonia Grandis e le musiche originali della compositrice, Rosella Spinosa. Lo spettacolo sarà preceduto da una performance del duo del conservatorio Alessandra Rossi, voce, e Corrado Sinistoro, pianoforte. Al termine della manifestazione è previsto un aperitivo.
I proventi della manifestazione, a offerta libera, saranno interamente devoluti ai Centri antiviolenza abruzzesi.
Il racconto di “Zittita!”, alla base di questa produzione esclusiva del Festival del Melologo pone lo sguardo sul mondo femminile, rappresentato in tutta la sua fragilità, in antitesi alla forza che deriva dai soprusi subiti nella sfera sentimentale, come in ambito professionale. Il titolo è emblematico di una condizione di inferiorità sociale che, nonostante le battaglie di rivendicazione dei diritti e posizioni nella scala gerarchica, caratterizza ancora il mondo del lavoro e condiziona i rapporti interpersonali tra uomo e donna.
Il racconto si snoda sulla traccia di una narrazione cruda, intrisa di violenza e soprusi, perpetrati in modo subdolo e meschino tra le mura di un ufficio: un’opera fuori dalle righe, incisiva ed efficace nella sintesi di un dramma personale, quello vissuto dalla protagonista del racconto, che si tramuta in violenza psicologica e in un esercizio improprio del potere, tipico di una certa gerarchia maschilista.
L’opera tratteggia i contorni di un capo-padrone, animato da smania di possesso e sete di dominio, che fa proprio il ricatto morale per alimentare la nevrosi del suo ego, forte della posizione di predominio che riveste.
Monica Pelliccione, giornalista, scrittrice e saggista, firma del quotidiano Il Centro, è stata corrispondente dell’Agi e di Repubblica. Dal 2021 è socio onorario dell’Accademia letteraria Raffaele Viviani di Napoli e membro di giuria del Concorso internazionale di letteratura Uniti per la legalità. Ha ricevuto, tra gli altri, il premio “Agape” per la cultura, il premio “Donna” per il giornalismo, il “Rotary international Agape Caffé letterari d’Italia e d’Europa” per la saggistica, il “Decennale L’Aquila 2009- 2019”, il “Verga d’argento” per la letteratura. Ziré d’oro personaggio dell’anno per la cultura nel 2019, ha ottenuto il premio internazionale “Adriatico, Un mare che unisce” per il giornalismo e il premio “Margherita d’Austria” per la saggistica.
Ha vinto il “Premio internazionale Kalos”, il premio Città di Firenze “Ut pictura poesis” e il premio internazionale d’eccellenza Città del Galateo. Premio speciale “Patrizio Falcone” per il giornalismo, è stata insignita del Premio internazionale Spoleto Menotti Art festival per la letteratura, del premio letterario internazionale Surrentum, del premio “Fraccaceta” 2022”, del Centro internazionale Einaudi. Nel 2023 ha ottenuto il premio della giuria al Concorso Città di Cefalù, il premio nazionale Samnium e il Premio Accademico Seneca. Ha vinto il premio Pier Paolo Pasolini per la letteratura e il Premio Universul Accademy Switzerland.
Rossella Spinosa si diploma in pianoforte, clavicembalo, composizione e si laurea in Legge e Musicologia. Suona in sale come Carnegie Hall di New York, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest etc., ed esegue molte opere nuove a lei stessa dedicate, in Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Sud America, Corea e Giappone. Collabora per anni con il Premio Oscar, Luis Bacalov; scrive opere per orchestra, per la lirica ed il teatro, commissionate ed eseguite da Kyev Camerata, I Pomeriggi Musicali, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra Cantelli, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra Camerata Jeon Nam di Seoul, Orchestra Filarmonica di Lomza, Orchestra del Governatorato di San Pietroburgo e così via.
Compone le musiche per oltre 100 pellicole di cinema muto; Rossella col suo cd monografico (Stradivarius), è unico nome italiano tra le 10 migliori produzioni di musica d’oggi del Decennio 2011-2020 (Il Manifesto). Cineteca Umanitaria ha dedicato a Rossella un’intera collana con le sue musiche per il cinema muto. Sonia Grandis, attrice e regista, si diploma sotto la guida di Ernesto Calindri all’Accademia dei Filodrammatici di Milano con medaglia d’oro e si laurea in Storia del Teatro all’Università Cattolica con una tesi sulla spettacolarità barocca segnalata al Premio Ludovico Zorzi.
Ha debuttato con Post Hamlet di G. Testori. Ha lavorato in teatro, radio e televisione. Si occupa di teatro musicale in varie forme, oltre che come regista, come attrice in performance con ensemble di musica contemporanea. Vincitrice del concorso a cattedre per titoli e esami è docente in ruolo dal 1992. Come referente del Laboratorio Cantarinscena del Conservatorio Verdi nel 2013 ha curato la regia de La Bella dormente nel bosco di O. Respighi al Teatro Rubinstein di San Pietroburgo e alla Sala Verdi di Milano, direttore Marco Pace. Ha ideato e codirige il festival Mitomania, conversazioni interculturali sul mito, a Ragusa Ibla.