METEO: ITALIA NELLA MORSA DELL’ANTICICLONE, “2022 ANNO PIU’ CALDO DI SEMPRE”, È EMERGENZA SICCITÀ

Luglio 18, 2022 11:51

L’AQUILA – L’anticiclone africano continua a stringere della morsa del caldo l’Italia, e  durerà almeno 10 giorni aggravando la già pesante emergenza siccità.

Le temperature registreranno punte anomale, fino a 10 gradi in più rispetto alle medie del periodo, anche superiori ai 40°.

In Abruzzo oggi, domenica 17 luglio si prevedono temperature elevate con massime localmente superiori ai 37° soprattutto nelle principali valli della nostra regione. Afa in aumento lungo le aree costiere. Prevalenza di tempo stabile con possibili addensamenti sui rilievi nel pomeriggio-sera, specie sui rilievi Marsicani, sull’Alto Sangro e sull’Alto Molise con occasionali fenomeni di instabilità, ma con temperature in lieve diminuzione, specie sul versante adriatico, a causa del rinforzo dei venti dai quadranti settentrionali.

Al momento i modelli fisico-matematici non lasciano ancora intravedere con sufficiente sicurezza e precisione una fine dell’ondata di caldo.

L’emergenza siccità è la diretta conseguenza di “un 2022 che in Italia si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di 0,76 gradi rispetto alla media storica, ma si registrano anche precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola”.

E’ la fotografia scattata dalla Coldiretti che lancia l’allarme: “La tendenza al surriscaldamento è evidente nel nostro Paese, dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020”.

Sono questi gli effetti del cambiamento climatico che ha anche portato a “un’evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. A cambiare significativamente in Italia è la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni tanto che la siccità è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni per le quantità e la qualità dei raccolti”, secondo l’analisi Coldiretti.