PESCARA – Torna “M’ammalia”, l’appuntamento che Museo universitario e WWF Chieti-Pescara organizzano ogni anno nel quadro degli eventi coordinati dall’Associazione Teriologica Italiana (ATI) con il fine di far conoscere i mammiferi, le loro caratteristiche, gli ecosistemi di cui fanno parte e le loro problematiche di conservazione. Nel 2022 si celebrerà la XIV edizione, per la quale è stato scelto il tema “Tra verde e rosso: mammiferi in espansione o in pericolo”.
L’appuntamento di Chieti, in programma nella mattinata di venerdì 4 novembre nell’Auditorium del Museo, con inizio alle ore 9, sarà dedicato proprio a una specie in espansione: lo sciacallo dorato Canis aureus moreoticus che, dopo essere ricomparso da alcuni decenni sulle Alpi, sta lentamente conquistando spazi in Appennino ed è atteso, prima o poi, anche sulle montagne d’Abruzzo.
Relatore sarà Mariano Spera, che nel Parco Nazionale della Maiella opera nell’Ufficio Valutazioni Ambientali e Sistemi Informativi Territoriali. Una occasione importante per saperne di più e per prepararsi alla conoscenza di una prossima e molto probabile presenza faunistica nel territorio regionale. All’incontro parteciperanno le classi II del Liceo Scientifico “Filippo Masci” di Chieti. L’evento è comunque gratuito e aperto a tutti sino a esaurimento dei posti disponibili.
“In un’epoca di cambiamenti climatici e di profonde trasformazioni ambientali, la situazione della fauna italiana appare estremamente dinamica e in rapida evoluzione. Per adeguare le nostre conoscenze sono più che mai necessari studi e monitoraggi nel lungo periodo che possano tener conto delle variazioni. Quelle negative sono da tempo riportate nelle Liste Rosse dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) che valuta lo stato delle popolazioni delle varie specie in relazione al rischio di estinzione. A queste si affianca un nuovo, e più ottimista, strumento: le Liste verdi, impiegate per valutare la ripresa di specie un tempo minacciate e comparare la loro distribuzione attuale a quella originaria”, si legge nella nota.