L’AQUILA – “Basta incursioni nelle terre dell’orso! Riteniamo del tutto inopportuno e grave che il Parco patrocini o quanto meno pubblicizzi iniziative, come la ciaspolata di domenica potenzialmente dannose per la tutela della fauna endemica per la cui salvaguardia”.
A protestare in una nota sono le associazioni Altura, Lipu, Salviamo l’Orso e Società italiana Storia della Fauna in riferimento alla ciaspolata di domenica prossima 26 febbraio, con un congruo numero di partecipanti (fino a 100 iscritti) che andrà a interessare un’area delicatissima per la presenza di tane di svernamento di orso bruno marsicano.
LA NOTA
La zona in questione, “Selva di Moricento”, è non solo inclusa nella ZSC IT 7110205 Parco Nazionale d’Abruzzo e nella ZPS IT7120132 Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ma è anche un sito UNESCO, patrimonio dell’Umanità.
Ci chiediamo come mai il Parco, che giustamente impone delle limitazioni alle attività escursionistiche, vedi ad esempio gli accessi ai siti di alimentazione estivi dei camosci, non pensi a intervenire nello stesso modo per i siti di svernamento dell’orso bruno marsicano, almeno per quelli universalmente noti come è, per l’appunto, la Cicerana.
Ci chiediamo anche se per queste attività l’Ente Parco chieda la presentazione della Vinca, prescritta dalle leggi vigenti.
Riteniamo del tutto inopportuno che il Parco patrocini o quanto meno pubblicizzi iniziative potenzialmente dannose per la tutela della fauna endemica per la cui salvaguardia.
Non si può infatti sostenere di amare l’orso e volerne proteggere la superstite ed esigua popolazione e continuare ad autorizzare manifestazioni che potrebbero svolgersi, con altrettanta soddisfazione degli utenti, in decine di luoghi altrettanto suggestivi del nostro Parco senza arrecare disturbo alla fauna protetta. Si chiede pertanto il ritiro dell’autorizzazione alla manifestazione e l’istituzione di un servizio di sorveglianza nella zona interessata.