ROCCA DI MEZZO – Sarà un “Imprevedibile viaggio in Abruzzo” quello che attenderà chi sceglierà di partecipare al Servizio Civile nel territorio del Parco Sirente Velino. Un’avventura nel cuore della natura: 365 giorni tra attività, scoperta del territorio e prime esperienze lavorative.
Il Parco regionale Sirente Velino aderisce al progetto “A passo lento”, che prevede attività di educazione ambientale, accoglienza e informazione turistica, gestione dei centri visite e dell’area faunistica. Un’opportunità – per ragazzi dai 18 ai 28 anni – destinata, soprattutto, ad appassionati della natura, ai giovani che abbiano alle spalle studi inerenti le materie ambientali e ai volenterosi di scendere in campo per mettersi al servizio del territorio, portando avanti un percorso formativo e professionalizzante.
Tra il verde del Parco si sta svolgendo, da qualche mese, l’esperienza di Maria Laura, giovane laureata in discipline di settore.
“Sono impiegata nel Centro visite del Camoscio di Rovere – sottolinea Maria Laura – Mi occupo prevalentemente di accoglienza turistica: fornendo informazioni ai visitatori e partecipando attivamente alle iniziative organizzate dall’Ente Parco. Ad esempio, ho preso parte al censimento dei Camosci effettuato questa estate, potendo dare il mio personale contributo”.
“Ho inoltre preso parte ad una serie di attività formative finalizzate a promuovere la conoscenza del territorio. Un percorso che mi ha portato a conoscere il perimetro del Parco, la sua ricchezza naturalistica e paesaggistica, per poi raccontarla a chi viene a trovarci.
A tutto ciò si sono affiancate le giornate di Educazione ambientale svolte con le scuole.
Nel percorso, che concluderò a maggio prossimo, le strutture del Parco sono state sempre presenti, coordinando le attività e garantendo supporto costante a noi giovani del Servizio civile. Consiglio quindi a tutti di vivere quest’esperienza poiché offre un confronto continuo con le proprie capacità, facendoti crescere giorno dopo giorno. Personalmente, dopo gli studi scolastici e uno stage, il programma del Servizio civile mi ha permesso di entrare, nel verso senso della parola, nel mondo del lavoro. Il fattore natura, poi, è un motivo di stimolo in più: volevo poter aiutare e crescere, in un ambito che per me ha sempre rappresentato una passione e che, non a caso, è vicino alle mie scelte in campo universitario”.
Finirà il Servizio Civile a maggio anche Jacopo, che racconta: “L’esperienza vissuta nel Parco, che concluderò tra qualche mese, è stata assolutamente positiva. Assieme a Filippo, ci siamo occupati e ci occupiamo principalmente di front-office, gestione del sito, attività di marketing, affiancando – al contempo – gli uffici amministrativi: attività, questa, che ci ha fatto entrare in contatto con la realtà tecnica che lavora dietro le quinte, portandoci a conoscere dinamiche precise legate all’amministrazione di un Ente”.
“Un percorso, quindi – continua Jacopo – che si è sviluppato includendo sia attività prettamente turistiche, sia quei processi gestionali caratteristici del settore amministrativo, garantendoci in questo modo un approccio concreto e funzionale al mondo del lavoro”.
“L’esperienza di Servizio civile nel Parco ci ha permesso di spaziare in più settori e di mettere alla prova le nostre competenze – sottolinea Filippo – Abbiamo trovato un ambiente positivo e propositivo, che ci ha indubbiamente aiutato prima ad ambientarci, poi a capire meccanismi e dinamiche lavorative. Abbiamo affiancato il personale impiegato nella gestione ordinaria, siamo stati coinvolti nella partecipazione ai bandi e ai progetti che vedranno l’ente Parco protagonista. In ogni attività siamo stati guidati alla comprensione del grande lavoro che c’è dietro la gestione di un Parco, prendendo parte alla vita da ufficio e a specifiche attività formative. Sono felice di aver potuto approcciare alla complessa realtà della pubblica amministrazione da vicino. Il consiglio che sento di dare a chi valuta l’esperienza di Servizio civile è quello di avviarsi al percorso tra la fine degli studi superiori e l’eventuale inizio del percorso universitario. Poiché ritengo sia un ottimo investimento sia come ingresso nei meccanismi concreti del mondo del lavoro, che come momento di crescita umana”, conclude.
Un’esperienza a servizio del territorio e delle sue comunità: un’occasione per formarsi e crescere, quindi, circondati dalla natura.
“Il Servizio Civile – commentano il Presidente del Parco Francesco D’Amore e il Direttore Igino Chiuchiarelli – rappresenta per i giovani una grande opportunità, soprattutto per chi vive sul territorio e può cogliere l’occasione di vivere un’esperienza totalizzante, che porta ad arricchire la propria conoscenza dell’ambiente che lo circonda, partecipando ad attività formative che danno ciò che neanche i percorsi universitari, spesso, riescono ad offrire. Cioè la possibilità di entrare direttamente a contatto con il mondo del lavoro, in maniera graduale, alternando formazione ed esperienze pratiche e compiendo un percorso professionalizzante completo a 360 gradi”.
Si ricorda che possono partecipare alla selezione i giovani di età compresa tra i diciotto ed i ventotto anni, in possesso dei requisiti previsti dal bando e in possesso di un codice SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, con livello di sicurezza 2.
La presentazione della domanda avviene esclusivamente online attraverso la piattaforma DOL.
È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto ed un’unica sede di attuazione, pena l’esclusione.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 di venerdì 10 febbraio 2023. Successivamente il CSV Abruzzo pubblicherà sul proprio sito il calendario delle selezioni almeno 10 giorni prima del loro inizio: la pubblicazione del calendario ha valore di notifica della convocazione a tutti gli effetti di legge.
Le attività avranno tutte la durata di 12 mesi, con inizio compreso tra maggio e settembre 2023. Per gli operatori volontari è previsto un rimborso spese mensile pari a € 444,30.