L’AQUILA – Torna l’open day a Peltuinum, l’iniziativa volta a scoprire e riscoprire l’antica città romana, situata tra i comuni di Prata d’Ansidonia e San Pio delle Camere e circondata dalle montagne più alte dell’appennino: il Gran Sasso, la Maiella e il Sirente.
Oggi pomeriggio, giovedì 21 settembre 2023, dalle ore 17,00 alle ore 19,00, infatti, sarà possibile visitare gli scavi di Peltuinum con visite guidate effettuate dagli archeologi, che in queste settimane sono stati impegnati nella campagna di scavo.
L’area archeologica, che sorge sull’altopiano che occupa l’antico territorio vestino, è sempre aperta, ma nella giornata odierna, proprio per la presenza degli archeologi, sarà possibile visitare anche il teatro, generalmente chiuso al pubblico in quanto area di cantiere.
L’appuntamento per partecipare alla visita guidata è fissato alle ore 17,00 al Tempio.
Un’occasione per conoscere meglio la suggestiva area archeologica di Peltuinum, la Porta d’ingresso alla città, il Tempio dedicato probabilmente ad Apollo, o a Eracle, di cui attualmente è visibile solo il podio in calcestruzzo, il Foro e il Teatro, di cui sono visibili le gradinate per gli spettatori e parte del palcoscenico e dell’orchestra.
L’annuale campagna di scavo, iniziata lo scorso 11 settembre e che terminerà domani, venerdì 22 settembre, prosegue l’indagine archeologica dell’area di Peltuinum, l’antica città sul Tratturo Magno L’Aquila-Foggia, iniziata negli anni ’80 e poi ripresa nel 2000 da parte del team di ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma.
Qualche breve cenno storico sull’antica città di Peltuinum: il nucleo urbanizzato fu fondato nella metà del I secolo a.C. in un punto strategico per la sosta nello spostamento delle greggi, per il controllo dei proventi della transumanza, ma anche per lo sfruttamento agricolo, entrambi favoriti dall’affioramento delle falde acquifere.
Sotto l’imperatore Claudio (41-54 d.C.) venne risistematala Via Claudia Nova, strada che conduceva all’attuale Civiatomassa, vicino L’Aquila, con Popoli e collegava le grandi strade che da Roma portavano all’Adriatico: la via Salaria e la via Tiburtina Valeria.
La città fu abbandonata nel V-VI secolo a causa di forti terremoti, e la zona fu soggetta a svariate spoliazioni: i materiali asportabili furono riutilizzati per la costruzione di decorazioni, chiese, castelli e case dei paesi vicini.
L’open day è un’iniziativa realizzata dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province dell’Aquila e Teramo e i Comuni di Prata d’Ansidonia, Caporciano, San Pio delle Camere e l’Università UnitelmaSapienza.