L’AQUILA – Con il concerto di Gianni Morandi al teatro del Perdono, davanti a settemila spettatori si è ieri sera chiusa la 729esima edizione della Perdonanza celestiniana dell’Aquila.
Il direttore artistico, Leonardo De Amicis, appena riconfermato anche come direttore musicale di Sanremo, parla di un successo, di “un palcoscenico parlante”, di “una festa laica, religiosa, storica”, “premiata da una affluenza enorme”.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha ringraziato sulla sua pagina facebook le donne e gli uomini che hanno lavorato all’organizzazione.
“Alcuni li avete visti ‘su strada’ a tutte le ore, altri sono stati fino all’una di notte chiusi in ufficio a progettare. Di sabato e di domenica, non conoscendo riposo. Per garantire, con impegno e responsabilità, che quest’anno avessimo una nuova Festa. Perché loro sono L’Aquila. Grazie, anche questa volta è stato un memorabile viaggio d’amore”.
“Ogni tanto mi viene in mente la prima volta che sono stato ospite di questa città, avevo qualcosa come 19 anni, quindi è passato molto tempo. Ho visto poi L’Aquila ferita dal terremoto del 2009, mi trovavo lì qualche giorno dopo e ho ancora in testa quelle immagini terribili”, ha detto Gianni Morandi tornato all’Aquila a suonare davanti al Teatro del Perdono, per una tappa speciale del “Go Gianni go Tour 2023”
Brano di apertura è stata “L’allegria”, a seguire altri successi come “Se perdo anche te”, “Una vita che ti sogno”, “Varietà” e “Occhi di ragazza”, “Un mondo d’amore”, “Andavo a cento all’ora”, l’immortale fin “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “C’era un ragazzo” e “Uno su mille”, “Si può dare di più”, “Banane e lampone” ed “Evviva!”, che è stato bissato nel finale.
Commuovente l’omaggio al grande Lucio Dalla, con “Vita”, “Futura” e “Caruso”,
A suonare con Morandi anche l’orchestra del Conservatorio Casella dell’Aquila.
Il 23 dicembre del 2009, Morandi peraltro, fu protagonista di un concerto alla Caserma della Guardia di Finanza di Coppito, nell’ambito della rassegna della Protezione civile ‘Campi sonori – prologo della rinascita’, a poche ore da un Natale tra i più difficili che la storia di questa città registri.
“Già nel 2019 sono stato ospite della Perdonanza – ricorda – questo evento rappresenta un’occasione straordinaria perché ha anche un significato profondo e attuale: parlare di perdono, parlare di pace al giorno d’oggi è fondamentale. Pace e perdono se vengono accolti sono importanti”.
Per il cantante di Monghidoro c’è stato anche il tempo di fare una passeggiata in centro.
“Sono contento di vedere che le cose stanno andando per il verso giusto – sottolinea – Questa città sta ritornando quella che era. Naturalmente, il ricordo delle ferite del terremoto si manterrà per anni, però dal punto di vista estetico è piacevole camminare per il centro”.
Morandi è stato invitato alla Perdonanza dal direttore artistico Leonardo De Amicis. Tra i due c’è un’amicizia che va avanti da anni.
Fu proprio Morandi alla fine degli anni Novanta chiamarlo a dirigere l’orchestra di ‘C’era un ragazzo’, programma di Rai1.
“Quel programma – valuta – ha inaugurato un format da one-man-show che poi è stato replicato. Con Leonardo, in questi anni, abbiamo condiviso tanta musica insieme, tanta televisione, anche in occasione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo (con Morandi ospite insieme a Ranieri e Al Bano, ndr)”.
Anche a Morandi, fa sapere il sindaco Pierluigi Biondi, “abbiamo voluto donare il Fiore della Memoria, il simbolo del dolore e della speranza della città che rinasce”.