PONTE OGNISSANTI SPINGE IL TURISMO: BOOM PRENOTAZIONI NELLE CITTA’ D’ARTE

Ottobre 28, 2022 17:51

ROMA –  Se nei giorni scorsi Federalberghi prevedeva che il fortunato ponte del primo novembre avrebbe spinto a una piccola vacanza circa 11 milioni e 800 mila italiani, ovvero quasi il 20% della popolazione, con un conseguente giro di affari di 3,45 miliardi, oggi, seppure con numeri diversi, arriva la conferma del buono stato di salute del turismo in Italia anche da Assoturismo, Federturismo e da Confindustria Alberghi.

Ne gioisce la neo ministra Daniela Santanchè che però riconosce come il rincaro delle bollette stia diventando sempre più pesante su un settore altamente energivoro come quello dell’ospitalità e della ristorazione turistica: “I dati che emergono dalle previsioni sul Ponte del primo novembre sono incoraggianti, superiori non solo a quelli dello scorso anno ma anche a quelli pre-pandemici, ed evidenziano un settore che resiste, nonostante la crisi energetica. È nostro dovere – promette – impegnarci per valorizzare e sostenere sempre di più il comparto, che rappresenta un fondamentale volano per la crescita della nazione”.

Secondo l’associazione turistica di Confesercenti tra il 28 ottobre e il 1 novembre le strutture ricettive italiane dovrebbero registrare 5 milioni di pernottamenti, 1,2 milioni in più dello scorso anno, che però scontava ancora alcune limitazioni legate alla pandemia.

Ci sarà un tasso di occupazione dell’offerta analogo a quello registrato per lo stesso periodo del 2019, anche se sui portali si rileva il 20% di strutture in meno (probabilmente a causa del caro energia). Il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città/centri d’arte si attesta all’88%, con punte di oltre il 90% nelle principali città italiane. Per Federturismo saranno 7 milioni, in linea con il 2019, gli italiani che si metteranno in viaggio. L’85% rimarrà in Italia trascorrendo in media 2 notti fuori casa, in prevalenza presso parenti e amici, ma anche nelle strutture alberghiere in cui il tasso di occupazione supera il 70% con punte dell’84% a Roma.

I connazionali che andranno fuori Italia preferiranno le capitali europee (Parigi e Barcellona in vetta), mentre quei viaggiatori che vorranno godersi gli sgoccioli di questa coda estiva sceglieranno Canarie e Malta. Conferma il perdurare della ripresa anche l’associazione degli hotel di Confindustria: rispetto allo stesso periodo del 2019 le principali città d’arte fanno registrate un tasso di occupazione delle strutture alberghiere che supera il 70%, addirittura in aumento del 1% rispetto al dato pre crisi.

Al primo posto Roma con un tasso di occupazione che ha raggiunto l’84% (+1% rispetto al 2019), a seguire Firenze con un tasso del 75% ma in forte aumento rispetto al dato pre-crisi con un + 3,5% rispetto al 2019.

Sui primi nove mesi del 2022 arrivano notizie rassicuranti anche da un’indagine della direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali Istat presentata nel corso degli Stati generali del turismo in corso a Chianciano Terme (Siena). Rispetto allo stesso periodo del 2021, si rileva in Italia un aumento delle presenze turistiche totali pari al 74,7%. Le presenze dei clienti residenti crescono del 29,9%, quelle dei non residenti del 171,5%. Crescono maggiormente le presenze sia per gli esercizi alberghieri (+89,9%) che negli extra-alberghieri (+54,6%).

Nel 2021 – sottolinea l’indagine – erano state 289,2 milioni le presenze registrate negli esercizi ricettivi italiani e nonostante la ripresa, per tornare ai livelli pre Covid (2019 436,8 milioni) mancavano ancora all’appello 147,6 milioni di presenze, di cui 114,5 milioni riconducibili alla componente straniera.

Ed è sempre più alta l’attenzione per i grandi eventi, a partire dal Giubileo 2025: “I numeri – ha confermato monsignor Rino Fisichella, pro prefetto per le questioni dell’evangelizzazioni nel mondo – sono molto alti. Posso dire che nel 2016 sono arrivati in Italia 22 milioni di pellegrini. Nel 2025 saranno almeno una decina in più”.