SANTO STEFANO DI SESSANIO – Circa ventimila persone hanno partecipato, in poco meno di un mese, all’indagine di mercato avviata dal Comune di Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila), volta a conoscere l’interesse per la concessione di agevolazioni a cittadini italiani e stranieri che intendano trasferire nel borgo medievale situato ai piedi del Gran Sasso aquilano la loro residenza e lì avviare un’attività imprenditoriale.
A confermarlo il primo cittadino Fabio Santavicca, che spiega ad Abruzzoweb: “Si tratta di un’intervista virtuale. Una sorta di questionario, grazie a cui, fino al 15 di ottobre, avremo la possibilità di ricevere, direttamente su piattaforma telematica, i commenti, le osservazioni e le richieste di coloro che sono intenzionati a dare nuovo impulso demografico all’area, trasferendosi qui da noi e contribuendo quindi attivamente a incentivare lo sviluppo sostenibile del nostro territorio”.
Iniziative, queste, avviate in paese già a partire da una quindicina di anni fa, con l’apertura di Sextantio, il famoso albergo diffuso inaugurato dall’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren con l’obiettivo primario del recupero e della trasmissione della cultura identitaria dell’area, che ormai da tempo richiama turisti ed appassionati da ogni parte del mondo.
E su un obiettivo molto simile si basa anche il progetto messo a punto dall’amministrazione comunale del piccolo comune che prevede la concessione di un contributo mensile a fondo perduto per tre anni fino ad un massimo di 8.000 euro all’anno, la messa a disposizione di un’abitazione ad un affitto simbolico e un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di 20.000,00 euro, una tantum per l’avvio dell’attività imprenditoriale.
La proposta, in particolare, è rivolta a tutti i cittadini non residenti nel territorio comunale, italiani o comunitari, o cittadini di Paesi terzi in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciato a tempo indeterminato (già “carta di soggiorno”) di età non inferiore agli anni 18 e non superiore ai 40 che intendano trasferirsi, per un periodo minimo di 5 anni, nel Comune di Santo Stefano di Sessanio e avviarvi un’attività imprenditoriale tra quelle individuate come prioritarie dal Comune: guide (turistica, sportiva/culturale), informatori, addetti alle pulizie; manutentori; esercenti negozio drugstore; recupero e commercializzazioni delle produzioni agroalimentari tipiche locali e loro commercializzazione.
“La situazione attuale non consente di disporre del capitale umano necessario per uno sviluppo sostenibile e duraturo del territorio”, aveva sottolineato l’ amministrazione al momento dell’avvio dell’indagine di mercato, volta quindi principalmente ad attrarre nuovi residenti, proprio con l’intenzione di avviarli “ad attività coerenti con gli obiettivi di sviluppo del Comune”.
Un comune di poco più di un centinaio di abitanti, incastonato tra le montagne abruzzesi e nella natura incontaminata che solo la regione più verde d’Europa è in grado di offrire e che, a livello principalmente turistico e imprenditoriale, ha molto da offrire, anche solo per la storia e la cultura che si respirano passeggiando tra le sue vie e i caratteristici sporti.
“È stato interessante notare come, solo dopo poche ore dall’apertura del bando, siano arrivate quasi un centinaio di risposte – racconta il sindaco -. Un risultato che conforta l’amministrazione sulla validità del progetto, per cui ritiene quindi di poter ottenere quanto prima il supporto finanziario da parte delle istituzioni. Per questo, invitiamo chiunque sia interessato a prendere parte all’iniziativa, compilando il questionario disponibile sul sito del Comune, anche perché le persone continuano a contattarci da tutto il mondo, soprattutto da paesi come la Russia e l’Argentina o anche dal Medio Oriente e c’è possibilità di rispondere solo fino al 15 novembre”.
La raccolta delle manifestazioni di interesse è infatti propedeutica all’attivazione delle operazioni finanziarie necessarie all’emissione del bando che dovrebbe avvenire a breve in quanto, conclude lo stesso Santavicca “l’idea progettuale dovrà essere attuata proprio attraverso bandi che, emergenza sanitaria permettendo, saranno tirati fuori già a partire dai primi mesi del 2021”.