MASSA D’ALBE – Gli attori Alessandro Haber, Paola Quattrini, Giuliana De Sio, Laura Morante, Adriano Giannini, Francesco Montanari, Elena Ferrantini, Melania Giglio sono tra i protagonisti del segmento dedicato al teatro di prosa all’interno del cartellone estivo di Festiv’Alba. Dopo l’annuncio dei primi cinque spettacoli musicali (Jan Garbarek, Pfm, Mannarino, oltre agli omaggi alla Nona Sinfonia di Beethoven e alla Traviata di Verdi) Harmonia Novissima ha annunciato annuncia altrettanti appuntamenti di teatro di prosa ad arricchire il calendario estivo nel caratteristico Anfiteatro romano di Alba Fucens a Massa d’Albe (L’Aquila).
Sarà Melania Giglio, mercoledì 2 agosto, la protagonista dello spettacolo di teatro-musica “Amy Winehouse, l’amore è un gioco a perdere”, con la regia di Daniele Salvo, ispirato alle tappe umane e musicali più significative della Winehouse. Giovedì 3 sarà la volta di quattro stelle del teatro italiano, unite dalla passione per i testi di Shakespeare, insieme sul palco per recitare in “Letti d’Amore. Passioni, intrighi, tradimenti nel mondo shakespeariano”, progetto-spettacolo di Fausto Costantini e Raffaele Fusaro, con Giuliana De Sio, Adriano Giannini, Laura Morante e Francesco Montanari; in totale sette attori sul palco. Poi l’atteso ritorno del teatro antico, con due celebri ed immortali tragedie greche, in anfiteatro venerdì 4 e martedì 8 agosto: rispettivamente “Ecuba” di Euripide e “Antigone” di Sofocle, entrambe sotto la regia di Livio Galassi.
Ecuba è interpretata da Paola Quattrini, altra star del teatro italiano. Lo spettacolo vede la partecipazione di Domenico Pantano, per un totale di sei attori in scena. Martedì 8 agosto vanno in scena due interpreti straordinari: Alessandro Haber e Elena Ferrantini, con altri quattro attori in scena.
Sofocle con l’Antigone rappresenta l’inconciliabile dualismo tra legge dello stato e legge umana, tra giustizia ritenuta ingiusta e pietà ritenuta colpevole. Spazio anche ad una creazione locale: una serata, quella di sabato 5 agosto, sarà riservata allo spettacolo “Anche i Pink Floyd possono sbagliare” di Alessandro Martorelli.