ROMA – I dati del turismo per il ponte di Ognissanti sono “piuttosto buoni e ricalcano le aspettative” degli operatori.
Lo afferma la presidente di Fiavet, Ivana Jelinic, secondo cui il settore “sta andando abbastanza bene, nonostante l’aumento dei prezzi” ed è “in linea con il periodo pre-pandemia”.
Le prenotazioni ad agenzie di viaggio e tour operator stanno arrivando anche in vista del Natale, seppure non ai livelli del 2019.
Parlando con i giornalisti dopo la convention della federazione aderente a Confcommercio, Jelinic fa notare che però in questi giorni “non si spostano grande masse, non siamo a Ferragosto né a Natale”; le prenotazioni sono andate “piuttosto bene” soprattutto nelle città d’arte e per brevi soggiorni all’estero, viaggi di un week end o di qualche giorno in una capitale europea, che non hanno “un costo esageratemente impattante”. ”
Sicuramente dopo la pandemia – sottolinea la presidente di Fiavet – c’è tanta voglia di tornare a viaggiare e scoprire anche mete alternative che possono essere declinate e vissute in maniera diversa, più esperenziale: non solo la solita vacanza sotto l’ombrellone”.
Per la stagione invernale “le prenotazioni stanno arrivando ma siamo indietro rispetto ai numeri pre-pandemia: è evidente – fa notare Jelinic – che ci sono difficoltà e le famiglie stanno aspettando”.
“Comunque – aggiunge – i dati sono incoraggianti: dopo gli anni che abbiamo passato, il fatto che diversi italiani stiano pianificando in anticipo le loro vacanze è un segnale molto positivo. Anche gli stranieri stanno tornando, anche se mancano cinesi e russi, un bacino molto importante in termini di capacità di spesa”.
In compenso, la forte presenza degli americani e degli europei assicura “una boccata d’ossigeno per le città d’arte che hanno tanto sofferto durante la pandemia”. Secondo Jelinic, i dati confermano che c’è “una grande voglia di viaggiare e di tornare alla normalita'”; il turismo è in ripresa ma “è chiaro che stano cambiando e cambieranno molte cose: i costi si stanno alzando e viaggiare sarà certamente più costoso nel prossimo futuro. Stiamo uscendo dalla pandemia ma anche le situazioni geopolitiche avranno il loro peso nei mesi a venire”.
Se alcuni Paesi resteranno chiusi – conclude la presidente Fiavet – cambierà la tipologia di clientela e alcune zone del mondo verranno privilegiate a scapito di altre: così saranno ridisegnati gli scenari del turismo nei prossimi anni.