L’AQUILA – “I nostri territori montani, il Gran Sasso in particolare, sono una preziosa occasione di sviluppo e lavoro, meta ambita di viaggiatori e turisti responsabili alla ricerca di una bellezza incontaminata che non ha nulla da invidiare al Trentino Alto Adige. Della regione d’oltralpe dovremmo tuttavia fare nostri i modelli virtuosi di sviluppo e accoglienza, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e tutela dell’ambiente, che troppo spesso vengono osteggiati da alcune associazioni ambientaliste locali più interessate alla polemica politica sterile che al bene della collettività”.
Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Roberto Tinari.
Nei giorni scorsi, il Wwf ha chiesto con forza al Parco nazionale Gran Sasso Monti della Laga di limitare e regolatore l’afflusso di turisti e visitatori a Campo Imperatore, parlando di “pressione antropica insostenibile, tenuto conto che si verifica in una area protetta”.
Per Tinari, “bisogna scegliere da che parte stare perché l’opposizione a priori e verso qualsiasi scelta di investimento e di sviluppo da parte di singoli privati o enti pubblici non ha mai prodotto nulla di buono. La critica a tutti i costi nemmeno. C’è un settore che dopo mesi di restrizioni e chiusure forzate chiede solo di lavorare serenamente, nel rispetto della montagna ma anche di quel turismo che porta risorse e lavoro”.