VENERDI’ SANTO IN ABRUZZO: SI RINNOVANO GLI ANTICHI E SUGGESTIVI RITI DELLE PROCESSIONI

Marzo 29, 2024 8:47

L’AQUILA – Tornano in Abruzzo questa sera le processioni del venerdì santo, antichissime tradizioni religiose, riti collettivi e identitari, e che attraggono anche da fuori regione tanti turisti, ammaliati dalla magia delle liturgie.

CHIETI

Cominciamo la carrellata dalla città di Chieti, che si prepara a vivere  la sua antichissima processione del Venerdì Santo che, dopo alcuni anni, ritrova interamente fruibile al momento dell’uscita dalla cattedrale di San Giustino, l’intera omonima piazza, rimasta chiusa per i lavori di rifacimento della pavimentazione. La processione di Chieti, la più antica d’Abruzzo, e secondo alcuni studiosi anche tra le più antiche d’Italia, è nata nell’842 dopo Cristo e dal 1603 è organizzata dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti.  La rappresentazione è caratterizzata dal Miserere di Saverio Sellecchy e dai confratelli incappucciati, elemento presente anche nella processione di Lanciano dove il giovedì Santo, durante la processione curata dall’Arciconfraternita Orazione e Morte “San Filippo Neri”, il cireneo scalzo porta la pesante croce.

LANCIANO

A Lanciano ieri oltre 150 confratelli sono usciti incappucciati dalla chiesa di Santa Chiara per percorrere le vie della città. Oggi intorno alle 19, i confratelli usciranno di nuovo per la solenne processione del Cristo Morto caratterizzata dalla presenza del Cireneo incappucciato che porta una pesante croce di legno. La figura del Cireneo è interpretata ogni anno da un penitente diverso e la sua identità è nota soltanto al priore dell’Arciconfraternita. Al centro della processione sfilano i simboli della passione e la statua della Madonna Addolorata, portati da donne in nero e da bambini e ragazzi tra due ali di fedeli e confratelli che reggono fiaccole e recitano preghiere. La raganella segna il ritmo silenzioso del corteo solo a tratti rotto dal suono della banda che esegue il Miserere. Alla fine del corteo sfila il catafalco su cui è adagiato il Cristo Morto. La statua, secondo la tradizione, sarebbe stata scolpita durante una visione mistica da una monaca clarissa che impazzì appena finita l’opera.

L’AQUILA

A L’Aquila la Processione del Venerdì Santo partirà alle ore 20 da San Bernardino e quest’anno  torna a transitare dinanzi Palazzo Margherita: tutti i dettagli Protagonisti i simulacri  realizzati dall’artista Remo Brindisi e di proprietà dei frati di San Bernardino, che lunedì hanno lasciato, per l’ultima volta, il deposito che dal post sisma li ospitava e ubicato nei locali dell’ex distretto militare, adiacente alla chiesa. Un immobile, un tempo parte del grande complesso monastico, e ora oggetto di restauri per il ripristino danni del terremoto. Terminato il corteo del Cristo morto, infatti, le opere non ritorneranno più nel luogo in cui sono state custodite negli ultimi anni, ma saranno trasportate in una struttura periferica, presa in affitto dai Cavalieri del Venerdì Santo, l’associazione laica che dal 2000 collabora con i frati per l’organizzazione della Processione. Sarà, per la prima volta, quest’anno il Corpo della Polizia penitenziaria, a scortare il simulacro del Cristo morto per le vie del centro cittadino, un rito che si rinnova dal 1954, quando l’aspirante frate Nicola Roccioletti ripropose l’antico culto sopito, per motivo di ordine pubblico, da quasi due secoli.

 SULMONA 

La processione del Venerdì Santo a Sulmona si articola in due eventi. Il primo corteo prende il via il pomeriggio e parte dalla chiesa di S. Maria della Tomba, in cui sfila il simulacro del Cristo morto, in possesso della Confraternita di S. Maria di Loreto, e quello  della Madonna che Scappa vestita di nero. Apre il corteo la banda locale che, nel mentre attraversa le vie della città arrivando fino a piazza Garibaldi, per poi tornare in chiesa, esegue la celebre marcia funebre del Vella.  Viene comunemente chiamata “piccola processione” per distinguerla da quella serale, organizzata dall’Arciconfraternita della SS. Trinità, che rappresenta il secondo dei due eventi quotidiani. Nota anche come “Processione dei Trinitari”, prende il via dalla chiesa della Trinità, sede dell’Arciconfraternita, che assume i tratti di un funerale, caratterizzata dal suggestivo struscio, il passo che i confratelli tengono durante il percorso. Si tratta di passi lenti e cadenzati, a imitare una persona che procede in catene o in un incedere penitenziale; così il fiume dei sai di color porpora sembra quasi ondeggiare insieme alle statue del Cristo morto e dell’Addolorata. Il tutto scandito dalle note meste e struggenti del Miserere. In capo al corteo sfila “Il Tronco”, grande croce di legno adornata da un telo di velluto rosso, portato in braccio da uno dei confratelli che, a sua volta, è seguito dagli altri confratelli che sfilano imbracciando i caratteristici “fanali” argentati di epoca settecentesca. .

TERAMO

A Teramo all’alba di tiene  la processione della “Desolata”, al suono delle “troccole”, la sera  la processione del “Cristo Morto”,  organizzata dalla Confraternita di Santa Maria della Cintola, e che si fa risalire, addirittura, al 1260. Il rito della Desolata rievoca la ricerca della Madre angosciata per la condanna a morte del figlio Gesù; ricerca che avviene per sette chiese di Teramo, che rappresentano anche i sette dolori di Maria Addolorata. A renderla unica, è l’orario insolito in cui essa prende vita.. Il sacro corteo è aperto da un confratello che regge una croce lignea recante i simboli della Passione, a cui seguono i fedeli, principalmente donne vestite completamente di nero o che indossano un velo scuro sul capo, proprio come si usava un tempo.

PESCARA

A Pescara, la processione principale del capoluogo adriatico è quella presieduta dall’arcivescovo Tommaso Valentinetti. Il corteo prende le mosse dalla cattedrale di San Cetteo, Santo Patrono della città, in zona Portanuova, e attraverserà viale Gabriele d’Annunzio, piazza Garibaldi, corso Manthoné, piazza Unione e via delle Caserme.

PENNE 

Antichissima anche la processione del Cristo Morto che si svolge il Venerdì Santo a Penne, in provincia di Pescara, tra le vie più suggestive del paese. Tra le sue particolarità la Coperta funebre sopra la quale viene adagiato il Cristo Morto: un copertone ricco di ricami preziosi, in oro, argento e seta. Un pezzo unico al mondo. In passato, soprattutto in epoca medievale, le sacre rappresentazioni, come, appunto, la Passione di Cristo, andavano in scena nelle chiese e erano recitate da chierici affiancati da statue semovente.

SCANNO

Molto suggestivo anche il Venerdì santo a  Scanno, in provincia de l’Aquila, che prevede la Processione degli Incappucciati e la Processione del Cristo Morto.

La Processione degli Incappucciati è organizzata al mattino dalla Confraternita della Madonna delle Grazie. Il corteo percorre le strade dell’antico borgo e giunge ai sepolcri. I confratelli, con la faccia coperta da un cappuccio bianco, proseguono a coppie e a passi lenti, con un sottofondo musicale di canti molto tristi come “Il cristiano a pie della Croce”, per accentuare l’atmosfera di lutto per la morte di Cristo. Alla sera, la Processione del Cristo Morto è accompagnata dalle tristi note di un Miserere.

 LORETO APRUTINO

Anche a Loreto Aprutino il venerdì santo è ricco di appuntamenti religiosi e di musica sacra. Due le processioni previste, quella della Vergine addolorata e quella del Cristo Morto. La processione del Cristo Morto seguirà il percorso via del Baio, via degli Aquino, via Vittorio Veneto, via dei Normanni, salita Sant’Antonio, via Martiri Pennesi, via Diana, salita Montelauro, largo Unità d’Italia e salita San Pietro. Le suddette vie saranno interessate da divieto di sosta dalle ore 14 alle ore 23 e da divieto temporaneo di transito veicolare dalle ore 19 alle ore 21.
La processione della Vergine addolorata partirà invece dalla chiesa della Madonna del Carmine seguendo via Cappuccini, via Vittorio Veneto, via degli Aquino e via del Baio. Nelle suddette vie comunali sarà introdotto il divieto temporaneo di transito veicolare dalle ore 17:30 alle ore 18:30.