VILLETTA BARREA: AL CAMPING LE QUITE ”CHIAMATA ALLE ARTI”, TRE GIORNI DI MUSICA E CONVIVIALITA’

Settembre 1, 2021 13:08

VILLETTA BARREA  – “Musica, natura e convivialità, perché ne abbiamo bisogno e perché l’arte torni ad evocare sensazioni, idee, desideri. E perché questo al campeggio è il periodo più bello, di passaggio, anche i cervi che tornano a popolare i prati lo sanno. E iniziano piano piano a misurarsi in rituali d’amore”.

Con queste parole è stata annunciata la prima edizione di “Chiamata alle arti”, che si svolgerà dal 3 al 5 settembre a Villetta Barrea, nel camping natura Le quite, in ambiente esterno.

A seguire il programma.

VENERDÌ 3 SETTEMBRE

ORE 15.00

Incontro di – botAnima – con Annalisa Cantelmi “dentro” la saliceta che dal campeggio porta al lago. Esperienza ad offerta libera. Per contati: 3334722342.

 ORE 18.30

concerto CESARE BASILE E I CAMINANTI con il loro progetto “Cummeddia”.

“Cummeddia in siciliano vuole dire cometa o aquilone. Il passaggio di una cometa è segno infausto, presagio di sventure pubbliche, monito divino, annuncio di peste. La peste stravolge le relazioni umane e determina un nuovo ordine basato sul sospetto, l’accusa, il controllo, la definizione di zone e confini invalicabili. L’ordine è lo stato d’assedio, l’emergenza continua in cui la sospensione delle libertà viene presentata come il prezzo necessario per la sopravvivenza della società. Radicalizzazione del tutti contro tutti per difenderci da tutti, infine da noi stessi. Separati dal mondo e dalle nostre creazioni quotidiane. La regola è la peste. Dopo averci accecato lo spirito ci strappa il cuore. Di fronte all’ordine della peste l’unico gesto è la rivolta, quando la cometa aquilone annuncia non il castigo ma un nuovo cominciamento”.
(Cesare Basile).

SABATO 4 SETTEMBRE 

ORE 11.00 

Il kamischibai di Paola e Matelda “Kamischamme’”.
Esperienza per i più piccoli ad offerta libera (per info e prenotazioni contattare 3334722342 o chiedere il giorno stesso all’ufficio del campeggio entro 1 ora prima).
Laboratorio di letture e musica su storie e leggende dei luoghi.

ORE 15.30

Laboratorio di trasmissione di canti popolari “LiberaVoce”. A cura di Michele Avolio.
Laboratorio ad offerta libera.

DOVE SENTI CANTARE FERMATI! GLI UOMINI MALVAGI NON CONOSCONO CANZONI…Michele Avolio, libero cantore dei Discanto, ha dato vita in Abruzzo a questo laboratorio di canto popolare aperto e diffuso. “Liberavoce Abruzzo non nasce da un progetto ma è l’esigenza quasi spontanea di continuare a far rivivere i canti degli avi, quelli del mondo contadino e pastorale tramandati oralmente, come da tradizione popolare”.

ORE 18.30

Concerto dei DISCANTO – storico gruppo abruzzese con la sua “Musica Etnica d’Abruzzo”.

“Il gruppo nasce in terra d’Abruzzo, terra aspra ma ospitale, brulla e incantevole e si nutre della suggestione scenica di quei luoghi per rielaborare la tradizione dei cantori, in chiave perfettamente godibile all’orecchio meno avvezzo, al giorno d’oggi, alla musicalità contadina.
Si scioglie nell’armonico ensamble l’eterna querelle tra élite e volgo, tra alto e basso o, per riprendere l’estetica crociana, tra poesia e letteratura. Eppure oggi è probabilmente l’ascoltatore o il lettore colto che muove alla ricerca di sonorità arcaiche, di raffinatezze all’interno di quella che a lungo si è considerata come “paraletteratura”. Un simile dibattito è ancora possibile? Oppure è necessario godere del disarmante incanto insito nella saggezza popolare, nei motti della tradizione orale che, a distanza di secoli, sono giunti al sensibile animo dell’esteta moderno?
Disarmante è, appunto, l’eco di cui si nutre la musica del gruppo abruzzese, quella voce che si perde nei canti della mietitura, nelle incanate dei contadini che si sfidano a colpi di motti arguti, nei lamenti per le pene d’amore, per la morte del congiunto. L’approccio al mondo dell’oralità non ha la pretesa di essere filologico, eppure, in fondo lo è, perché grande è il merito di chi, abilmente, fonde nuovo e vecchio per veicolare ancora e imprimere nella memoria le radici della propria terra. Il gruppo così riunito resta ancorato alle radici dei luoghi d’origine per parlare, per cantare di un popolo, anche di quel popolo scosso che si sta rialzando. Affidano ai canti tradizionali, al fulcro della cultura popolare il loro personale messaggio di speranza e di rinascita, nutrito di una luce silenziosa, senza clamori. E sullo sfondo “Ride la luna ‘n cima alla Majella” e colora all’imbrunire la bellezza delle valli…”.

DOMENICA 5 SETTEMBRE

Passeggiate, musica spontanea, pranzo condiviso.

CONTATTI: 3334722342.