L’AQUILA – Il campeggio natura Le Quite di Villetta Barrea, nel cuore del parco nazionale d’Abruzzo, Lazio Molise, tra i più amati e frequentati dell’intera regione, rischia di non poter aprire questa estate.
A rivelarlo è il gestore, Giuseppe Giampaolo, parlando di problemi di natura burocratica e autorizzativa, per “la conformità del nostro campeggio alla normativa vigente che prevede la recinzione della struttura. Questioni economico-finanziarie ma anche di tipo burocratico non ci hanno finora consentito di eseguire quanto ci è stato richiesto”.
Giampaolo sottolinea che a prescrivere la recinzione è l’ente Parco, in quanto “la fauna selvatica avendo libero accesso alle aree di campeggio può facilmente adottare comportamenti di abituazione all’uomo”. Ma Giampaolo si permette di osservare anche che “per evitare questo problema bisognerebbe recintare tutta Villetta Barrea, se non fosse che, come appare a tutti evidente, questo fenomeno di convivenza con l’uomo, a Villetta, è da anni ormai felicemente sperimentato”.
La richiesta è dunque quella di ottenere almeno “un’autorizzazione per la stagione estiva, quindi temporanea come già avvenuto in passato, al fine di consentirci la ripresa dell’attività”.
I tanti frequentatori abituale del campeggio, provenienti da tutta Italia, hanno lanciato intanto una petizione on line su change.org, “Salvate il campeggio Le Quite, è il nostro luogo del cuore, è l’ultimo campeggio natura”.
SI legge nell’appello: “è l’ultimo campeggio natura a basso impatto ambientale, i gestori sono persone corrette e coerenti con la vocazione del territorio, importante per il territorio è la presenza del campeggio, essendo anche importante per il turismo della zona. La sua chiusura improvvisa sarebbe un grosso danno economico”.
IL MESSAGGIO DI GIAMPAOLO
Vorrei per prima cosa dire un grazie di cuore a quanti, in questi giorni, hanno voluto manifestare su questa pagina apprezzamento per il Campeggio Le Quite, affetto nei nostri confronti e solidarietà per la difficile situazione che stiamo vivendo.
Ringraziamo anche quelli che hanno invece evidenziato i nostri limiti e le nostre inefficienze. Accogliamo le loro osservazioni come uno stimolo a fare meglio, per quanto possibile.
Ringraziamo infine tutti coloro (cittadini locali, operatori economici, frequentatori del campeggio) che hanno firmato le petizioni, sia quella online su change.org sia quella cartacea promossa dal gruppo consiliare di opposizione, testimoniando in questo modo la loro vicinanza ed il loro interesse alla riapertura del campeggio.
Come è stato evidenziato anche nella nota odierna diffusa dal Comune, c’è un problema di conformità del nostro campeggio alla normativa vigente che prevede la recinzione della struttura.
Questioni economico-finanziarie ma anche di tipo burocratico non ci hanno finora consentito di eseguire quanto ci è stato richiesto.
Pur essendo per noi faticoso sostenere oneri gestionali non primari, abbiamo dato avvio ai lavori ma la stagione estiva è vicina e pur completando i lavori nelle prossime settimane, difficilmente sarà chiusa in tempo la procedura prevista per l’autorizzazione.
Sarebbe pertanto opportuno avere, nelle more, un’autorizzazione per la stagione estiva (quindi temporanea come già avvenuto in passato) al fine di consentirci la ripresa dell’attività.
Sarà questa la richiesta che avanzeremo in un prossimo incontro che l’Amministrazione Comunale ci ha concesso essendo come noi interessata alla riapertura.
Quanto alle motivazioni che inducono il Parco a sollecitare la recinzione perché (come riportato nella nota del Comune) “la fauna selvatica avendo libero accesso alle aree di campeggio può facilmente adottare comportamenti di abituazione all’uomo”, riteniamo che per evitare questo problema bisognerebbe recintare tutta Villetta se non fosse che, come appare a tutti evidente, questo fenomeno di “abituazione” convivenza con l’uomo, a Villletta, è da anni ormai felicemente sperimentato.
Vi ringraziamo per l’attenzione con la speranza di accogliervi di nuovo nel nostro meraviglioso campeggio natura di Villetta Barrea, nel Parco Nazionale d’Abruzzo
Il gestore Giuseppe Giampaolo