Eventi e reading per il Progetto News No Fake, finanziato dalla Regione Abruzzo.
PESCARA – Conoscenza e cultura sono il primo veicolo per diffondere consapevolezza su problemi come la marginalità di chi è normalmente considerato ultimo nella scala sociale, o sollevare l’attenzione sul disagio, compreso quello psichico. Leggere la diversità significa poterla comprendere meglio. Allo stesso modo la scrittura è uno strumento che permette di salvare elaborando il vissuto, cristallizzando i ricordi, e che, persino nella finzione narrativa, aiuta a conoscersi.
Con due incontri in programma, Voci di dentro, Associazione che opera da anni per favorire l’inclusione e per far uscire dal buio chi, come i detenuti, appartiene agli “invisibili”, torna a parlare di scrittura e del potere della parola scritta.
Il primo incontro si terrà martedì 6 luglio alle 18,00, in presenza, presso la Libreria De Luca a Chieti (Portico Palazzo Martinetti). Presentato da Antonella La Morgia, ha come titolo “Scrivere salva: vita, memoria e coscienza nella scrittura”.
A discutere del tema sarà il Premio Campiello Remo Rapino, dalla cui penna è nato il celebre Liborio Cocciamatte, insieme ad un altro scrittore abruzzese, Stefano Redaelli, autore di Beati gli inquieti, un viaggio nel mondo della follia, dei suoi nodi ancora irrisolti, legati alla cura e alla realtà delle strutture riabilitative.
Entrambi gli autori possono essere accostati non solo per aver tratteggiato con delicatezza e rispetto il disagio mentale, ma anche perché tutti e due celebrano la scrittura, vero atto di fede e verità, oltre che “lavoro” interiore che salva sempre, una cassetta degli attrezzi per abitare meglio l’esistenza.
Il secondo incontro, sempre presso la Libreria De Luca, si terrà sabato 10 luglio alle 18,00. Ospite dell’incontro, che si inserisce nel calendario dell’iniziativa Il Giardino delle Pubbliche Letture, è organizzato da Voci di dentro e presenterà Mauro Armuzzi e il suo Santa Suerte, con lettura di alcuni brani e discussione.
Il libro è il racconto autobiografico di un uomo che ripercorre dalla cella del carcere la sua vita “spericolata”, tra sballo, droghe e illegalità. Ma, proprio in quella cella, anche grazie alla scrittura, scopre l’uomo migliore che mai avrebbe immaginato di essere. E si sente un uomo finalmente libero.
In entrambi gli incontri, Voci di dentro illustrerà la Rivista dell’Associazione e il progetto in corso News No Fake- Voci di dentro contro il Virus, progetto finanziato dalla Regione Abruzzo.
L’Associazione Voci di dentro è attiva fin dal 2008 nella promozione della cultura della legalità, dell’uguaglianza e del supporto alle categorie in disagio sociale (in particolare detenuti, ex detenuti), e verso tutti coloro che trovandosi in condizioni di marginalità, non riescono “ad avere voce”, ad essere ascoltati dalle istituzioni, dagli enti, dalla comunità, operando in più occasioni in collaborazione con altri soggetti di volontariato del terzo settore.
Voci di dentro è dunque voce, ed è anche “informazione dal basso”, cioè dagli stessi luoghi di cui si deve parlare, ovvero carceri, periferie, quartieri urbani sempre alle prese con gli stessi problemi: povertà, tossicodipendenza, degrado. Luoghi e temi scomodi, dalla violenza alla disabilità, ma anche temi ricorrenti nella comunicazione di massa, che però si vuole siano visti e letti da una prospettiva differente rispetto a quella prevalente sui media.
Da diversi anni Voci di dentro porta avanti una redazione, che è realtà, confronto di idee, laboratorio di discussione. Pubblica on line e su carta stampata il mensile Voci di dentro, la rivista frutto della partecipazione di detenuti della casa circondariale di Chieti e del carcere di Pescara ai laboratori di scrittura e giornalismo. È una redazione cui contribuiscono ex detenuti, ed è aperta a importanti collaborazioni esterne di docenti, esperti, operatori culturali, psicologi, educatori e di altre figure provenienti da diverse discipline di ricerca, studio e occupazioni.
Quest’anno la Rivista contiene l’inserto News No Fake, con un accento particolare sugli argomenti legati al Covid: informazioni sanitarie, dati, esperienze e testimonianze di questa pandemia, dall’emergenza alla solidarietà. Perché per creare reti di aiuto occorre prima di tutto fare e portare conoscenza.
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