ROCCARASO – Arrivano i rinforzi per la possibile invasione bis a Roccaraso ma c’è chi è pronto a far un passo indietro verso l’Alto Sangro, dopo l’assalto dei ventimila turisti della scorsa domenica.
“Non è una novità. È un fenomeno che è sempre esistito, ma non di questa portata. Lo scorso week end ha preso delle misure esagerate. La situazione è andata fuori controllo e tutti i servizi sono andati in tilt. Mai abbiamo registrato un’invasione così importante. Ci aspettiamo delle misure adeguate per questo fine settimana. Siamo abituati alla presenza dei campani nel nostro comprensorio, ma 250 bus sono troppi”, dice Giovanni Dellarmi, titolare di alcune strutture ricettive di Roccaraso.
L’offerta di viaggi low-cost, con tariffe tra i 18 e i 30 euro per il trasporto andata e ritorno, ha incentivato l’afflusso massiccio, con partenze organizzate da almeno 12 città campane.
“Stiamo aspettando le decisioni del Comune di Roccaraso sul da farsi – racconta la titolare di un’agenzia viaggi di Salerno -, ma propendiamo per annullare le partenze in programma per domenica prossima, rimborsando chi ha pagato i biglietti: la verità è che non ci sono aree di parcheggio attrezzate per i pullman, sono gestibili al massimo 50 bus, dire che ne entrano 100 non risolve il problema. Se ne arrivano 200 cosa faranno per quelli non autorizzati? Li bloccano e li rimandano indietro?”.
E sarà obbligatoria la prenotazione per accedere con i bus turistici nel comprensorio dell’Alto Sangro, secondo quanto stabilito dai sindaci di Roccaraso, Castel di Sangro, Pescocostanzo Rivisondoli e Rocca Pia che hanno adottato ieri pomeriggio le ordinanze per disciplinare accessi e restrizioni.
“Al fine di ricondurre l’afflusso dei visitatori entro livelli di un’ordinata gestione, è stata prevista, per i giorni di sabato e di domenica, fino al 2 marzo prossimo, la circolazione a targhe alterne di un numero massimo di 100 bus turistici per giorno, con obbligo di preventiva prenotazione sul sito istituzionale dell’Amministrazione comunale di Roccaraso (https://www.comune.Roccaraso.aq.it/)”, si legge in una nota diffusa dal Comune di Roccaraso.
Per le giornate di sabato 1 e domenica 2 febbraio prossimi è prevista inoltre la circolazione stradale dei mezzi con targa pari.
“Saranno disposti servizi appositi di controllo su strada per la verifica dell’osservanza dei provvedimenti sindacali, oltre che sul rispetto delle norme della circolazione stradale”, conclude la nota.
Intanto l’invasione della scorsa domenica avrà una coda giudiziaria. La titolare di un’attività commerciale ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione di Roccaraso per essere stata aggredita da una turista.
“Stavo gestendo la fila per i servizi, quando una donna senza motivo pretendeva di passare davanti a tutti. Le ho semplicemente detto di rispettare la fila e mi ha aggredita fisicamente e verbalmente”, racconta la commerciante che vuole mantenere l’anonimato. “È una situazione complicata da gestire. Vado a sciare da vent’anni e mai mi sono imbattuto in tale caos”, conclude un imprenditore.
Nel dibattito sulla gestione dell’emergenza interviene anche Mattia Giansante, presidente dello Sci Club Aterno Pescara, che difende le attività organizzate nel pieno rispetto delle normative.
“I nostri pullman hanno tutte le autorizzazioni necessarie per raggiungere e sostare negli impianti e nessuno dei nostri iscritti ha vissuto i disagi riportati dai media”, afferma Giansante.
Intanto le forze dell’ordine preparano il piano dei controlli, con il filtro dei bus che sarà effettuato sulla statale 17.
Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha chiesto l’adozione di un “modello Napoli”, facendo riferimento al sistema di controllo che viene attuato in estate durante il ritiro dei partenopei. “Arriveranno rinforzi, è stata una precisa richiesta”, ha annunciato Caruso. “Il mio appello è quello di venire, anche numerosi, ma di essere rispettosi dei luoghi”.
Intanto la cittadina di Roccaraso aspetta.