SIRENTE VELINO PARCO DEL RESPIRO E DEL BENESSERE. D’AMORE, “PUNTIAMO SU QUALITÀ AMBIENTALE E SALUTE”

Aprile 20, 2025 6:58

ROCCA DI MEZZO – “Nei duri anni della pandemia del covid-19 il territorio del Parco è stato letteralmente preso d’assalto, le persone cercavano aria pura, cibo sano, qualità ambientale, tranquillità. E’ diventato così evidente che salute e benessere rappresentano valori su cui puntare, e prima poco considerato, nell’ambito più complessivo dell’offerta turistica sostenibile. E su questo ora stiamo lavorando, a partire dal riconoscimento del Sirente Velino come primo parco dei borghi del respiro”.

A tracciare le nuove in parte inesplorate direttrici dello sviluppo del Parco regionale Sirente Velino, nell’intervista ad Abruzzoweb è il suo presidente Francesco D’Amore, che è anche sindaco di Fagnano alto.

Tutto è cominciato nel 2022, quando proprio Fagnano alto è entrato a far parte dei “Borghi del respiro” rete composta allora da 25 comuni in Italia, superando una selezione da parte del comitato scientifico composto dai rappresentanti di cinque enti nazionali: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria, Associazione italiana pneumologi ospedalieri, Associazione Italiana Pazienti Bpco Onlus e Organizzazione Internazionale del turismo sociale.

“Siamo particolarmente orgogliosi di questa strategia messa in campo. Da sindaco  volevo puntare sul riconoscimento di Fagnano come uno dei Borghi più belli d’Italia, ma questo era reso problematico, anzi impossibile, dalla ricostruzione post sisma in corso, purtroppo cominciata molto in ritardo, decollata solo nel 2015. E allora abbiamo preso in considerazione la rete dei borghi del respiro, visto che altri comuni del Parco erano già dentro. Da presidente del Parco, ho poi proposto all’associazione nazionale di valutare l’ipotesi di dare questo importante riconoscimento non solo ad un comune, ma anche ad un area protetta. Obiettivo raggiunto: nel giugno del 2024, con il Sirente Velino è diventato anche il primo Parco europeo dei Borghi del Respiro, con tutti e 22 i suoi comuni”.

Solo un primo importante passo per scatenare una progettualità volta a sviluppare una proposta turistica, ma ancor prima di residenzialità incentrata sulla salute, a 360 gradi, dal cibo sano allo sport, all’escursionismo, ma non solo.  Del resto basti ricordare in tal senso che recentemente in Veneto è nata anche la Medical tourism association Italy, che promuove e favorisce il turismo sanitario, per tutti quei pazienti che, per vari motivi, devono o preferiscono essere curati in un altro luogo rispetto a quello di provenienza. O che senza necessità di cure specifiche ed ospedaliere, sono in cerca di luoghi incontaminati per ristorare e ritemprare il corpo e lo spirito, in una visione olistica della salute.

“In questo contesto – spiega dunque D’Amore – il nostro territorio, che vanta una natura incontaminata, una qualità ambientale altissima, potrebbe giocare un ruolo di primo piano. Non a caso i nostri professionisti hanno avuto già l’incarico di lavorare a percorsi balsamici, legato sempre alla progettualità del parco dei borghi del respiro. Abbiamo presentato un progetto che prevede ad Ovindoli un percorso di ipovedenti, lungo la Val D’Arano”

Non solo, “grazie ad progetto a cui ha lavorato una docente universitaria abbiamo anche l’altitudine delle nostre attività ricettive, aspetto importante per le persone che hanno problemi cardiaci e di acclimatamento”.

A proposito di patologie cardiache: “analizzando in Federparchi i flussi turistici, abbiamo scoperto che un inatteso e non scontato valore attrattivo è la presenza di dispositivi per la cardioprotezione”.

Certo è però, e qui a parlare è il sindaco, “resta esiziale a prescindere dall’offerta turistica, il mantenimento dei presidi sanitari di prossimità e della qualità del loro servizio. Nel mio comune ho dovuto fare una battaglia per tornare ad avere un medico di base. E’ una battaglia dura, e i problemi non  vanno nascosti, ma affrontati tutti insieme da noi sindaci. In gioco è il presente e futuro del nostro territorio”.