ROCCARASO – Nessuna invasione di turisti “mordi e fuggi” dalla Campania ad Ovindoli, località sciistica dell’Aquilano: la sfida della tiktoker, Rita De Crescenzo, lanciata sui social, non ha avuto seguito.
Sono infatti solo una decina i bus turistici arrivati, tenendo conto che il sindaco, Angelo Ciminelli, aveva adottato l’ordinanza per fissare il numero chiuso e consentire l’accesso ad un massimo di 35 bus, per 1.700 passeggeri circa.
“A Roccaraso non ci vado più. Stoppiamo. Voglio andare a vedere un’altra località che mi è stata suggerita. Ovindoli”, aveva sentenziato la tiktoker da oltre 1,5 milioni di followers.
C’è chi ha invece ironizzato che se di invasione si deve parlare è quella dei giornalisti, tantissimi, arrivati ad Ovindoli per documentare l’invasione vera, che però non c’è stata.
Nonostante i video di invito ad andare a sciare in massa nel suo comune, il sindaco Angelo Ciminelli era però già fiducioso alla vigilia del weekend.
“Secondo me questo è un fenomeno più mediatico che altro. Comunque, noi siamo pronti ad accogliere i nostri turisti nel migliore dei modi. Ribadisco che, essendoci più neve sulle nostre piste, i provvedimenti sarebbero arrivati a prescindere. A Monte Magnolia di Ovindoli sono aperti sei impianti su undici e undici piste su un totale di 21”.
“Andiamo in overbooking nel fine settimana, ma anche negli altri giorni c’è gente e si scia benissimo soprattutto in quota”, ha sottolineato Giancarlo Bartolotti, titolare degli impianti.
Tutto sotto controllo anche a Roccaraso, che due settimane fa aveva conosciuto il caos con oltre 30mila arrivi dalla Campania e il traffico paralizzato per ore.
Oggi sono arrivati solo 50 bus, quelli autorizzati.
Gli autisti hanno superato i controlli al confine tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico. Due i mezzi invece rimandati indietro con i passeggeri al seguito: i rispettivi autisti non hanno esibito la ricevuta di prenotazione. Altri dieci mezzi turistici sono stati autorizzati a raggiungere gli impianti sciistici e le strutture ricettive. La macchina dei controlli ha retto nella gestione degli arrivi: la prova del nove è attesa nel pomeriggio per la ripartenza dei turisti del ‘mordi e fuggi’.
Ieri invece sono arrivati 13 bus di cui tre respinti perché gli autisti, alla “dogana” allestita tra Castel di Sangro e Rionero Sannitico, non hanno esibito la ricevuta di prenotazione.
“Noi siamo venuti qui a sciare. Loro possono fare quello che vogliono”- è stato il primo commento di una turista napoletana, riferendosi al modello Roccaraso. La scorsa domenica si erano registrate 10 mila presenze su tutto il comprensorio dell’Alto Sangro.