CAGNANO AMITERNO: APPELLO PER RIVITALIZZARE L’AREA INTORNO ALLA FONTANA DI CALABRITTO

Agosto 15, 2023 7:47

CAGNANO AMITERNO – La fontana di Calabritto si trova vicino all’altopiano di Cascina, una verdeggiante località facente parte del Comune di Cagnano Amiterno. Questo Comune dell’Alto Aterno è formato da tante frazioni, tutte disseminate nella conca e divise da campi e praterie. L’ultima frazione chiamata Termine, si trova invece ad un’altezza di poco superiore a mille metri s.l.m., è arroccata su una collina tra due montagne chiamate il Lato e il Monte. Proseguendo su una strada asfaltata che porta a Forcella, a circa tre chilometri dopo Termine, si arriva un altipiano chiamato Cascina; il luogo dove nacque il primo antico insediamento omonimo alle falde di Monte Calvo.

La piana di Cascina è disseminata di una miriade di casolari, molti diruti, tra cui il famoso casale del marchese Dragonetti, quasi del tutto distrutto ed utilizzato attualmente come stalla per il ricovero degli animali. Proprio al centro dell’altipiano di Cascina, proseguendo per la strada asfaltata, ad un certo punto si arriva ad un incrocio di tre strade; la prima a destra porta ad una località chiamata le Cardéta, la seconda non asfaltata porta dopo circa tre chilometri alla fontana di Calabritto e la terza, asfaltata porta alla frazione Forcella del Comune di L’Aquila.

La fontana di Calabritto fino alla metà degli anni 1970 è stata un punto di ritrovo per gran parte dei cagnanesi, in particolar modo nel giorno di Ferragosto, ma anche per coloro che abitavano a Preturo e nelle frazioni vicine. Venivano accesi dei fuochi in tutta sicurezza lontano dal bosco e sulla brace venivano arrostite le bistecche di pecora. L’acqua, freschissima, veniva attinta dalla locale fontana. Questa bella tradizione era iniziata intorno agli anni cinquanta.

Addirittura, verso la fine degli anni sessanta, su iniziativa di alcuni ragazzi cagnanesi (Di Pompeo Giuseppe, Di Pompeo Nino ed altri) fu organizzata la sagra della bistecca, riscosse un grande successo, ma fu l’unica; poi, nonostante non ci fosse mai stato un incendio, una legge vietò nel modo più assoluto di accendere qualsiasi tipo di fuoco, segnando così la fine delle scampagnate a Calabritto. L’attuale amministrazione comunale, come sostiene il vice sindaco Bellisario Carosi, al fine di ridare vita ad un luogo di importanza storica, oltre che affettiva; circa 5 anni fa finanziò un progetto che si realizzò con la costruzione di alcuni spazi attrezzati con tavoli e panchine in legno da utilizzare per i picnic.

“Poiché siamo   nel periodo di Ferragosto”, scrive in una nota il cav. Claudio Cucchiella che si fa portavoce di residenti e amministratori, “sarebbe auspicabile e bello rivitalizzare con i tradizionali arrosti di bistecche di pecora o con degli arrosticini la fontana di Calabritto. Con il ritorno all’antico, cioè degli amanti della natura in un luogo rimasto da sempre nel cuore e nella memoria di tutti i cagnanesi, soprattutto di quelli di una certa età che in paese sono molti, ma l’area  può essere meta anche di turisti”,