L’AQUILA – “I Cantieri dell’Immaginario hanno nel titolo la semplicità e l’ingegno di chi, tanti anni fa, durante il terremoto, doveva dare vita sociale e culturale alla città aquilana. Oggi la manifestazione è diventata una realtà fondamentale per la musica e per lo spettacolo dal vivo, non solo in Abruzzo ma in tutta l’Italia”.
Così Alessandro Preziosi sul festival estivo organizzato dal Comune dell’Aquila, che ieri sera lo ha ospitato sul palco della scalinata di san Bernardino con “Le Idi di marzo”, presentato dal Teatro Stabile d’Abruzzo con Pato. Il recital, adattamento del Giulio Cesare di William Shakespeare a cura di Tommaso Mattei, è incentrato sulla figura di Marco Antonio, grande amico dell’imperatore romano, e sul suo punto di vista sull’assassinio del dittatore. Sulla scena, però, è stata proposta anche la visione degli altri protagonisti coinvolti nella vicenda delle Idi di marzo: Bruto, Cassio, Casca, Calpurnia, la moglie di Giulio Cesare, e lo stesso Cesare. Una platea di oltre 500 persone ha seguito con grande attenzione le motivazioni che ognuno dei personaggi ha addotto a giustificazione dei propri atti, con un’alternanza di monologhi e dialoghi, tutti interpretati dall’attore napoletano. Le loro parole “sono di una attualità incredibile. È uno spettacolo – ha proseguito Preziosi – sulla politica, sull’ambizione e sul tornaconto personale”.
Ha accompagnato la narrazione del dramma shakespeariano la musica elettronica del compositore Giacomo Vezzani, anche lui ieri sera sul palco aquilano. Un tappeto musicale che “agevola la fluidità del racconto”, come ha sottolineato l’attore, e che si è concluso con la canzone “Hearing damnage” di Thom Yorke, cantata dal vivo da Preziosi.