CAPESTRANO – La “Dama di Capestrano” chiude l’anno 2022 all’insegna della bellezza donando al suo pubblico e al suo territorio una mostra personale dello scultore contemporaneo abruzzese, Luigi D’Alimonte da un’idea di Simonetta Caruso e Letizia Perticarini dell’Associazione Culturale Maks che promuove fin dagli anni ’90 la cultura e l’arte tra Capestrano e L’Aquila.
Luigi D’Alimonte lavora da anni ad un progetto identitario utilizzando esclusivamente la pietra della Majella – da sempre considerata la “Montagna madre” – che, per secoli, ha regalato ai suoi figli una pietra duttile e malleabile. Racconta l’artista “Nasce qualche anno fa l’idea di raccontare in chiave contemporanea, una antica storia densa di solide radici.
Con questo intento ho dato vita ad un progetto artistico a carattere territoriale: “Rinascimento della Materia”, con l’obbiettivo di “elevare” il contenuto culturale di un elemento naturale… la pietra della Maiella, da troppo tempo imprigionata nella gabbia dell’artigianato artistico, per liberarla, proiettandola nel mondo della scultura contemporanea.
Essa pertanto viene trasformata dall’utilizzo tradizionale, codificato dal binomio oggetto-funzione, a innovazione, diventando il mezzo per comunicare il mio linguaggio artistico, finalizzato alla ricerca di nuove forme, che seguendo una connotazione estetica-emozionale, emergono dalla materia plasmata per raccontare una storia contemporanea. ”Le sue opere sono state esposte in tutta Italia e all’estero – dall’Abruzzo a Roma, Milano e Modena, Padova, Brescia, Malta e Amsterdam.
Angela Ciano, giornalista aquilana e storica dell’arte che ne ha curato il testo critico, dice di lui “E’ un vero e proprio corpo a corpo con la materia. Le sculture di D’Alimonte sono la prova evidente della sua necessità di utilizzare, anzi piegare la materia alla sua volontà, ovvero alla sua ricerca artistica che è poi quella di liberare la materia stessa, di renderla leggera e quanto più eterea possibile. Un ossimoro evidente quindi, se le opere di cui si parla sono sculture anche di grandi dimensioni realizzate esclusivamente in pietra della Majella che per le sue caratteristiche si presta bene a lavorazioni famose per essere alla base di oggetti di artigianato molto diffusi”.
“Ed è stata proprio la consapevolezza dell’hortus conclusus in cui questo materiale è stato imprigionato a far scattare la necessità e l’urgenza del lavoro di D’Alimonte che attraverso la sua sensibilità, il suo linguaggio e, infine, il suo gesto artistico “eleva” un elemento naturale a messaggio culturale…. la pietra della Maiella si libera e si libra così per essere proiettata nel mondo della scultura contemporanea.”
La mostra sarà visitabile dal 30 dicembre al 28 febbraio 2023 dal giovedì al sabato dalle 17 alle 19:30 e la domenica dalle 11 alle 13 – festività escluse ma alcune opere dell’artista continueranno a vivere nello spazio d’arte de “la Dama di Capestrano” con cui è nata una collaborazione continuativa ed appassionata.