COSTA DEI TRABOCCHI: E’ CAOS AUTORIZZAZIONI. DI CAMPLI, “CLIMA DI TERRORE, A RISCHIO STAGIONE”

Giugno 18, 2024 5:49

FOSSACESIA – “Lungo la Costa dei Trabocchi vige ormai un clima di terrore, dai fasti del Giro d’Italia siamo passati alle spiagge deserte, prive di servizi, con operatori turistici in attesa di autorizzazioni che non arrivano. Ci siamo già giocati il mese di giugno”.

Un quadro “desolante” quello dipinto ad AbruzzoWeb dall’imprenditore Donato Di Campli, proprietario del Supporter, con diverse strutture ricettive a Fossacesia (Chieti), ex procuratore sportivo e già candidato con la Lega alle regionali dello scorso 10 marzo.

Il tema è quello del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche necessarie per riaprire le attività turistiche sulla Costa dei Trabocchi. A tal proposito, nei giorni scorsi, il presidente Marco Marsilio, nel corso di una riunione con i tecnici dei comuni costieri, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e della Regione, ha dato la disponibilità di tecnici di Abruzzo Progetti per sopperire alla carenza del personale per il disbrigo urgente delle pratiche.

“È il primo anno che incappiamo in questa situazione e, soprattutto, abbiamo ricevuto l’avviso di questo nuovo iter solo il 3 giugno”, spiega Di Campli.

L’Ufficio Demanio Marittimo della Regione ha inviato nelle scorse settimane la circolare esplicativa agli uffici tecnici dei Comuni costieri in merito alle disposizioni previste dall’Ordinanza Balneare 2024, approvata con determina dirigenziale dell’8 aprile scorso, fornendo indicazioni circa le procedure per “l’installazione di opere stagionali” che andranno rimosse obbligatoriamente entro il 24 novembre 2024.

Strutture come i chioschi, ad esempio, che dovrebbero essere smontate in un arco di tempo che va dai 120 ai 180 giorni, previa comunicazione di avvio dei lavori all’Amministrazione comunale accompagnata da richiesta di autorizzazione paesaggistica, la cui validità è quinquennale. L’autorizzazione è però necessaria solo in caso di un periodo superiore ai 120 giorni.

Intanto, in attesa dei pareri, “il risultato è che ad oggi la maggior parte dei locali lungo la tanto celebrata ciclabile e l’intera costa sono chiusi e quei pochi turisti che si affacciano non possono contare neanche sui servizi essenziali – osserva Di Campli – Anche solo acquistare una bottiglia d’acqua diventa un’avventura, per non parlare dei bagni pubblici che sono quasi sempre fuori servizio”.

“Va bene la legalità e vanno bene anche i controlli a tappeto degli ultimi tempi – ormai quotidiani – ma bisognerebbe almeno avere la forza di accelerare le pratiche, perché così abbiamo già bruciato il primo mese. La Costa dei Trabocchi narrata come punto di riferimento del turismo abruzzese è stata depotenziata dai servizi, tra incertezze normative e controlli che esasperano il lavoro quotidiano dei tanti operatori. La somma di queste circostanze negative rischia di portare la stagione turistica in un punto di non ritorno”.

“È il momento che la classe dirigente, a ogni livello, si assuma le proprie responsabilità. Il turismo si fa per le persone e con i servizi. Non servono i dogmi e le parole vuote. Se continuiamo di questo passo, torniamo indietro di vent’anni. Qualcuno sarà contento, ma a perdere saremo tutti”, conclude Di Campli.

Nei giorni scorsi il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, ha spiegato: “come Comune abbiamo provveduto tempestivamente a trasmettere alla Soprintendenza la documentazione in nostro possesso, in modo da accelerare l’iter e superare al più presto la situazione di impasse che si era generata. Sono grato al presidente Marsilio, che da subito ha fatto sua la mia richiesta e nel giro di pochi giorni ha trovato la soluzione con tecnici di Abruzzo Progetti. Rinforzi che dovrebbero accelerare l’iter e fare in modo che i chioschi stagionali possano iniziare le attività turistico-balneari”.