SULMONA – Assicurare condizioni sempre migliori per una fruizione in sicurezza dell’ambiente montano con l’adozione di una disciplina regolamentare che, pur non privando la possibilità del piacere di immergersi nella natura, determini condizioni chiare dei diversi livelli di Responsabilità sia nella gestione che nei criteri di fruizione.
Ambiente e/è Vita , con una nota indirizzata alla Vice Presidente della Regione Abruzzo si fa promotrice di una sessione di confronto fra le aree protette regionali al fine di promuovere una linea comune.
LA NOTA
La sentenza del 23 maggio scorso sul procedimento penale del tribunale di Chieti che fa riferimento alla morte di Sandra Zanchini, avvenuta nel giugno 2019 in seguito alla caduta di frammenti di roccia lungo il sentiero delle Gole di Fara San Martino ha indubbiamente segnato e rappresentato una spartiacque di notevole rilevanza.
La necessità di garantire una fruizione sicura e la contestuale occorrenza di porre al riparo gli Enti gestore da eventuali responsabilità ha spinto Ambiente e/è Vita ad organizzare una prima sessione di confronto con il Parco Sirente Velino e le Amministrazioni Comunali di Raiano, Rocca San Giovanni e Villalago e le rispettive riserve “ Gole di San Venanzio”, “Grotta delle farfalle” e “Lago di San Domenico e Lago Pio” al fine di addivenire ad una prima soluzione in risposta al mutato quadro giurisprudenziale.
La riunione partecipata dalla Presidente regionale Ambiente e/è Vita Patrizio Schiazza, dalla Coordinatrice delle aree protette associativa Silvia Di Paolo, dal Direttore del Parco Igino Chiuchiarelli (redattore dei dpocumenti) , dal Sindaco di Villalago Fernando Gatta, dal Sindaco di Raiano Marco Moca e dal Sindaco di Rocca San Giovanni Fabio Caravaggio ed i Responsabili delle Aree Tecniche dei Comuni ha analizzato lo status quo e, sulla base delle esperienze tecnico-amministrative adottate dal Parco Regionale, individuato una primo modello di Regolamento-schede tecniche di attuazione e una base di protocollo di Intesa di partenariale con le associazioni operanti nel settore.
Un Regolamento articolato e fondato anche sulle previsioni della L.R. Reasta che avvia un percorso di disciplina e di articolazione funzionale delle modalità di fruizione.
Le Amministrazioni Comunali ed il Parco, nei prossimi giorni, avvieranno le procedure di calibrazione e modellazione della documentazione prodotta basate sulle fattispecie locali per poi adottare un modello comune di governance del turismo natura.
L’Associazione, vista l’urgenza del tema, ha inteso inoltrare una nota con la quale comunica al Vice Presidente ed Assessore Delegato Emanuele Imprudente, la volontà di indire una riunione fra tutte le aree protette regionali al fine di omogenizzare i protocolli di azione trovando pieno accoglimento. Ambiente e/è Vita, inoltre, chiederà un audizione nella Commissione Regionale Permanente competente per promuovere, unitamente a chi desiderà condividere, alcuni emendamenti alla L.R.
Reasta al fine di concorrere a delineare un quadro normativo regionale in linea con le sopravvenute esigenze. La Segreteria Regionale