FUNIVIA GRAN SASSO: A PRIMAVERA SOSTITUZIONE FUNI, APPALTO DA 3 MLN ALLA GRAFFER DI BRESCIA

Gennaio 11, 2025 7:56

L’AQUILA – La sostituzione delle 4  funi portanti alla Funivia del Gran Sasso d’Italia, opera indispensabile per renderla di nuovo operativa secondo le indicazioni ministeriali che hanno bloccato l’esercizio dopo un esposto, è stata affidata dopo delibera dirigenziale, alla unica impresa che ha risposto al bando, ovvero la Graffer srl, con sede nel Bresciano, a Lonato del Garda, che ha offerto un ribasso del 12%, per un appalto da circa 3 milioni di euro. I lavori cominceranno a primavera, al termine della stagione sciistica, con la funivia che ha ottenuto fino all’inizio lavori una proroga per l’esercizio, rispetto al limite del 31 dicembre scorso.

Il costo complessivo dell’intervento è di 4 milioni finanziati dal Comune dell’Aquila. Lo stesso ente ha ravvisato l’urgenza di disporre la consegna anticipata dei lavori. Per il comune dell’Aquila responsabile del procedimento è il dirigente Domenico Gioia, il progetto esecutivo è a firma dell’ingegnere Marco Cordeschi.

A giustificazione della spesa molto consistente “il fatto che il territorio montano”, si legge nell’atto comunale, “rappresenta una risorsa ambientale e l’amministrazione ha individuato nella piena valorizzazione delle potenzialità turistiche per il rilancio dei territori che ricomprende in particolare il comprensorio montano del Gran Sasso che risulta il cardine sul quale incentrare l’evoluzione del mercato turistico”.

L’ente locale ha poi verificato positivamente la presenza dei requisiti aziendali quelli sulle norme antiriciclaggio, Si tratta di una Srl  specializzata su questi lavori di manutenzione degli impianti con una decina di addetti e con un fatturato nel 2022 di oltre 4 milioni.

La decisione verrà comunicata alla Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali che è sotto l’egida del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Come si ricorderà l’esposto che bloccò la funivia, presentato da un appassionato di montagna al prefetto dell’Aquila, indusse il ministero e bloccare l’esercizio della funivia e il ricorso al Tar del Comune fu respinto.