SIRACUSA – All’Expo dell’Agricoltura e della Pesca, evento collaterale che sta facendo da prologo all’appuntamento mondiale del G7 Agricoltura e Pesca che ha preso il via oggi a Siracusa, l’Abruzzo e la Sicilia si contaminano, nel segno dell’identità e della tradizione gastronomica: è successo in seguito alla visita dell’assessore isolano al Turismo, Elvira Amata, ricevuta da Emanuele Imprudente, vice presidente della Giunta regionale abruzzese con delega all’Agricoltura, i quali hanno messo in contatto i rispettivi chef nello stand accattivante e di grandi dimensioni allestito dalla Regione Abruzzo. Ne è venuto fuori un innovativo e gustosissimo piatto nel quale la caponata siciliana ha accolto nel suo grembo le pallotte cacio e ova abruzzesi, con una delicatissima spolverata di mandorle, servito in un affollatissimo show cooking presso lo stand siciliano in piazza Duomo.
“Come avevamo annunciato – spiega Emanuele Imprudente, capo delegazione a Siracusa di una spedizione organizzata per conto della Regione dall’Azienda regionale per le attività produttive (Arap) come braccio operativo dell’Ente regionale – la nostra presenza qui in questi giorni rappresenta una preziosa opportunità per la promozione dei prodotti agricoli e ittici abruzzesi, dandoci la possibilità di ampliare i potenziali stakeholder e i mercati di riferimento. Ogni attimo di questa trasferta si sta confermando utile per intessere relazioni istituzionali importanti per valorizzare la nostra cultura gastronomica”.
L’inedito tandem ha stupito i tanti partecipanti a Divinazione Expò 2024, raccogliendo moltissima curiosità e soprattutto richieste di bis a conferma di una promettente contaminazione di sapori, di aromi e di culture tra le tradizioni gastronomiche abruzzesi e siciliane .
“L’assessore Amata si è fermata a lungo, mostrando di apprezzare molto la nostra cucina – riferisce ancora Imprudente -. Dopo un proficuo scambio di idee con i rispettivi chef, è stato creato un piatto eccellente cucinato e servito durante un affollatissimo show cooking presso lo stand siciliano in piazza Duomo. La conferma che da una collaborazione istituzionale e da uno scambio culturale a tutto tondo – conclude Imprudente – possono nascere frutti letteralmente prelibati nel segno dell’identità e della tradizione gastronomica. Un esperimento da ripetere anche in altre sedi”.