L’AQUILA – “Il caro energia è una gogna, siamo passati ad un rincaro del 600%; gente che andava in Trentino a sciare oggi sceglie l’Abruzzo, ma è necessario che la Regione investa di più sull’immagine e il marketing della montagna, non esiste solo la costa”.
È il commento di Giancarlo Bartolotti, presidente del gruppo Monte Magnola, alla vigilia dell’apertura degli impianti di sci ad Ovindoli (L’Aquila) per l’8 dicembre, salvo avverse condizioni meteorologiche.
A detta di Bartolotti nella scorsa stagione hanno speso 600 mila euro di energia a differenza dei 100 mila spesi negli anni precedenti, “non riusciamo a sostenere più queste spese. Lo Stato e la Regione devono fare qualcosa”.
Bartolotti afferma inoltre, che negli ultimi anni c’è stata una grande crescita di turisti dal centro Italia e dalla Capitale che prima non conoscevano l’Abruzzo e che preferivano fare diversi chilometri pur di raggiungere il Trentino; oggi invece grazie allo stop pandemico, queste persone apprezzano di più l’Abruzzo che il Nord, “è frutto degli investimenti e dell’ottimo lavoro fatto sull’innovamento degli impianti e sulle strutture ricettive”.
Il caro energia però a detta del presidente Bartolotti “è una gogna, i costi maggiori che abbiamo oggi sono dell’energia elettrica, dell’acqua e del gasolio, un gatto delle nevi consuma ogni notte 400 litri di gasolio, per battere le piste”. Ciò nonostante “confermo l’apertura degli impianti, seppure in maniera alternata, dipenderà molto dal costo della corrente elettrica, manteniamo di sicuro il rapporto commerciale con gli abbonati e con i tre comprensori sciistici del gruppo 3 nevi, garantendo la piena funzione; attualmente abbiamo iniziato con l’innevamento artificiale per dare supporto ai 15 cm di neve naturale fatta nei giorni scorsi, puntiamo a dare il massimo del servizio per gli sciatori e le scuole sci”.