“NON SI TROVANO CAMERIERI”, CASO ANCHE IN ABRUZZO: “MERCATO DEL LAVORO NON FUNZIONA PIU’”

Luglio 9, 2022 6:50

PESCARA – Nel cuore di un’estate alla continua e “disperata” ricerca di lavoratori stagionali, rientrato l’allarme per la carenza di personale sulle spiagge, almeno per il momento, restano anche in Abruzzo difficoltà nel trovare camerieri e, in generale, addetti alla ristorazione.

Nelle ultime settimane il caso è esploso da Nord a sud Italia, mentre è in corso un acceso dibattito circa le condizioni offerte dai datori di lavoro. Sotto accusa i compensi, ritenuti troppo bassi, e gli orari, con turni e ritmi insostenibili. Tra gli imprenditori, invece, c’è chi lamenta carenze croniche, attribuendo le responsabilità a misure come il Reddito di cittadinanza.  Per il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, “la verità sta nel mezzo” ed è ormai chiaro che “il mercato del lavoro non funziona”.

“Mai come quest’anno si fatica a trovare camerieri – ha spiegato ad AbruzzoWeb Riccardo Padovano, presidente Sib-Confcommercio- Se da un lato abbiamo risolto per il salvamento, bagnini, personale da spiaggia, ci sono figure che davvero non si riescono più a trovare per sala, cucina e bar”.

E sulla discussione in atto: “È chiaro che per i primi tempi bisogna fare qualche sacrificio, non tutti quelli che arrivano sono già pronti e il mestiere si impara sul campo ogni giorno, non si può pretendere subito la luna. Chi arriva in un locale deve essere necessariamente affiancato da qualcuno ed è tempo che costa anche quello, è un investimento di formazione per il lavoratore e il datore di lavoro”.

Da Pescara alla Costa dei Trabocchi il trend sembra essere lo stesso: “diversi ristoratori mi hanno riferito di essere in difficoltà – le parole del sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio – Basti pensare anche solo ai giovani: prima, ad esempio, c’erano tanti studenti che nel periodo estivo, per arrotondare, facevano qualche esperienza tra spiaggia e ristoranti. Era quasi un tradizione, come una tappa naturale nel percorso di formazione. Ora è praticamente impensabile”.

Ma, come denunciato in questi giorni in diverse località turistiche d’Italia dalla Filcams Cgi,l con la campagna “Mettiamo il Turismo sotto sopra, ridiamo valore al lavoro”: “Il 70% di lavoratori è irregolare, il 40% precario e il 60% part-time, con retribuzioni tra le più basse rispetto ad altri settori economici e produttivi. Le dichiarazioni degli imprenditori sulla mancanza di disponibilità di personale svelano la diffusione di condizioni di lavoro inaccettabili che giovani e meno giovani non sono più disposti ad accettare”.

Il copione dell’Abruzzo è lo stesso per tutte le altre regioni, e coinvolge più settori. Più in generale, la mancanza di personale è, per il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, “un dato oggettivo”.

“Il turismo – ha spiegato – è uno dei settori che tira di più: da maggio a luglio sono previsti nel settore più di 350 mila nuovi posti di lavoro. Peccato che ne servirebbero altrettanti”.

“Mentre il turismo ha contribuito per il 25% ai nuovi posti di lavoro in questo periodo, e ciò è chiaramente positivo – ha sottolineato – è un peccato non riuscire a fare un altro 25%. È evidente che il mercato del lavoro non funziona, è ingessato. Perché non si può avere il 9% di disoccupazione e poi mancano, solo nel turismo, 300-350 mila persone. Questo è chiaramente un problema; va trovata una soluzione”.

“E sempre la verità sta nel mezzo. Chiaro che certe misure di assistenzialismo andranno riviste proprio per permettere un migliore incontro di domanda-offerta di lavoro. Dopodiché si può fare qualcosa sui contratti, senz’altro. Per esempio rivedere la durata della stagione perché si sta allungando. Però adesso i tempi sono stretti e, ahimè, sarà difficile fare qualcosa per questo scorcio di stagione”.